NAPOLI – Il Settore delle costruzioni a Napoli, sta vivendo in pieno la crisi economica in atto. Lo attestano gli ultimi dati della Cassa Edile della provincia di Napoli, a Luglio 2011 erano stati denunciati in cassa edile 17.024 lavoratori per un totale di ore lavorate di 1.963.545, a Luglio 2012 sono stati denunciati 14.317 operai per un totale di ore lavorate di 1.690.065, in un anno si sono persi 2.707 posti di lavoro e 273.480 ore in meno di lavoro, il trend negativo continua anche nel 2013 a rischio ci sono circa 6.000 posti di lavoro.

La Fillea-CGIL chiede regole chiare e formula delle proposte per il sostegno e il rilancio dell’Industria delle costruzioni nella Provincia di Napoli, ritenendo il settore delle costruzioni, il più importante settore dell’economia locale: • pochi appalti, questo fenomeno produce un quadro concorrenziale anomalo ed esasperato; • lentezza e confusione nelle procedure burocratiche, che comportano soprattutto insostenibili ritardi nei pagamenti per lavori eseguiti che si riflettono anche sui lavoratori e le loro famiglie. • farraginose procedure nel sistema degli appalti pubblici e in quello dell’edilizia privata che, dopo aver fatto chiudere moltissime imprese e causato la perdita di migliaia di posti di lavoro, minacciano la sopravvivenza di quelle imprese ancora sane che in questa fase, devono essere sostenute, per rilanciare l’economia locale ed evitare un ulteriore incremento del numero di disoccupati nella Provincia di Napoli. La crisi economica che, soprattutto nel nostro territorio ha generato ripercussioni negative in tutta la filiera delle costruzioni, impone ancor di più la necessità di prendere decisioni importanti ed urgenti per il rilancio del comparto e la riaffermazione dei criteri di efficienza, qualità, sicurezza e legalità. Tutto questo presuppone un alto livello di partecipazione, responsabilità e vigilanza da parte del sistema delle Imprese e del Sindacato, ma anche e soprattutto da parte di tutti gli Enti appaltanti e le Amministrazioni interessate. Alle istituzioni la Fillea-CGIL si rivolge, perché si attivino con la massima urgenza per affrontare e risolvere la crisi del settore e far ripartire quelle opere finanziate e cantierabili a partire dall’Ospedale del Mare, al Rione terra di Pozzuoli e alla Metropolitana di Napoli con la chiusura dell’anello Centro direzionale Capodichino con un investimento di circa 800 Milioni di Euro solo metropolitana. Per il rilancio dell’economia del comparto delle costruzioni, e pertanto dell’intera economia locale, è indispensabile che ciascuno svolga la parte di propria competenza. SONO NECESSARI E URGENTI: 1. Un programma di opere immediatamente cantierabili, che offra garanzie e certezza di disponibilità delle risorse finanziarie. A tal fine si chiedono alla Regione Campania misure urgenti in materia di lavori pubblici: accelerazioni dei tempi di realizzazione delle opere, sostegno al reddito dei lavoratori e sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di favorire il rilancio del settore delle costruzioni e del suo indotto. 2. Un decisivo intervento di superamento del patto di stabilità. 3. Un concreto impegno delle Amministrazioni locali per accelerare l’avvio dei cantieri e la realizzazione delle infrastrutture programmate nei piani Triennali; 4. Una rapida conclusione delle procedure di approvazione dei Piani Urbanistici Comunali e non solo annunci, indispensabili strumenti di pianificazione territoriale e programmazione delle attività imprenditoriali; 5. Un impegno da parte delle Amministrazioni locali a limitare l’adozione del massimo ribasso per l’aggiudicazione delle gare, preferendo l’applicazione dell’offerta più vantaggiosa negli appalti che presuppongono margini di miglioramento qualitativo; 6. Maggiore rigore e controllo da parte degli Enti Appaltanti sull’applicazione del subappalto con particolare riferimento alle gare con ribassi eccessivi ed aggiudicate ad imprese non napoletane, prive di alcuna struttura per l’esecuzione dei lavori sul territorio; 7. Maggiori controlli sulla sicurezza e contrasto al lavoro nero nei cantieri anche attraverso il sistema degli Enti bilaterali, con protocolli d’intesa con gli Enti Locali in particolar modo con il comune di Napoli che fino ad oggi non è stato sensibile sui temi della sicurezza. Per uscire dalla crisi e per il rilancio del settore è necessario oggi uno sforzo senz’altro maggiore di quello che sarebbe stato sufficiente porre in campo negli anni scorsi. Chiediamo pertanto che gli enti locali e le autorità di governo coinvolte nella gestione di una tale emergenza, ed in particolare la Regione Campania, convochino al più presto gli stati generali dell’edilizia coinvolgendo tutti gli operatori e protagonisti del settore per la pianificazione di una comune strategia d’intervento, in modo che si possa dare celerità e concretezza alla cantierabilità del maggior numero delle opere programmate e finanziabili.

 

Ciro Nappo Segretario Generale Fillea-CGIL Napoli

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