Sono arrivati a Napoli, nel giorno dell’anniversario dell’unità nazionale, dalle regioni di tutto Mezzogiorno per lanciare un secco «no» contro il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Oltre un centinaio di sindaci del Meridione sono al momento in congresso nel Complesso Santa Maria la Nova, sede dell’aula consiliare della Città Metropolitana, dove si sta tenendo l’assemblea, promossa dall’Associazione Sindaci del Sud Italia Recovery Sud, contro il disegno di legge «che spacca in due l’Italia». Così si legge sui volantini distribuiti da attivisti e manifestanti già dal mattino. Dove in piazza del Gesù è partito un primo corteo, promosso da Unione Popolare, Usb e altre realtà della sinistra radicale. La delegazione, composta da un centinaio di manifestanti con in prima fila l’ex sindaco partenopeo, Luigi De Magistris, è arrivata intorno alle 11 nel Complesso Santa Maria la Nova dove ad attenderli c’erano centinaia di primi cittadini. Qui, prima dell’assemblea, sono stati aperti striscioni ed intonati cori contro l’autonomia. Mentre non è mancato un momento di accoglienza con un buffet di mozzarelle campane offerte ai presenti all’esterno del Complesso monumentale, a cui non si è sottratto neanche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, presente al convegno insieme a tanti colleghi con le fasce tricolori, parlamentari e cittadini provenienti da diverse realtà dell’intero Mezzogiorno. A prendere parte alla giornata ci sono anche il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro, e il presidente dell’Anci Campania e sindaco di Caserta Carlo Marino. “Stamattina – scrive su Fb il deputato del Pd Stefano Graziano – ho partecipato alla manifestazione contro l’Autonomia differenziata promossa dall’Associazione Sindaci del Sud Italia Recovery Sud. Come più volte ho detto, sono convinto che se si continua sulla strada dell’autonomia differenziata, senza l’attuazione del fondo di perequazione, si otterrà solamente la cristallizzazione dei divari di cittadinanza tra territori, e si rinuncerà all’obiettivo di un Paese più giusto in cui l’offerta e il livello dei servizi pubblici essenziali (dall’asilo nido al tempo pieno, dall’assistenza sociale al trasporto pubblico) non dipendano dalla regione di residenza. Il progetto inteso dalla maggioranza parlamentare in tema di autonomia differenziata acuirebbe soltanto la differenza tra nord e sud. Sarà mia premura – conclude Graziano – provvedere a realizzare una deliberazione che ciascuna amministrazione avrà la possibilità di ratificare affinché il mezzogiorno impegni il governo a ritornare sui propri passi e ad eliminare questo strumento che non fa altro che minacciare la coesione nazionale”.

Mario De Michele

Gaetano Manfredi, Carlo Marino e Stefano Graziano

LA VIDEO INTERVISTA A ROBERTO CALDEROLI DEL 15 MARZO


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui