Adottato dalla giunta nella giornata di oggi (5 maggio) lo schema del conto consuntivo 2024. Collegata in video conferenza Olga Diana, in vacanza all’estero. Ora si mette in moto l’iter burocratico per l’approdo in consiglio comunale. Il rendiconto sarà inviato al collegio dei revisori per il parere, obbligatorio ma non vincolante, e poi passerà al vaglio della commissione Bilancio. I tempi sono stretti ma il traguardo è comunque alla portata. Dopo lo sforamento del termine di legge del 30 aprile lo strumento finanziario sarà licenziato dall’assise, se filerà tutto liscio, entro fine mese, al massimo nei primissimi giorni di giugno. Si andrà in regime di diffida della Prefettura. Per scongiurare lungaggini o inciampi tecnici sarà decisivo il ruolo del presidente del civico consesso Giovanni Innocenti. Una tempistica veloce o più tortuosa dipenderà dell’approccio del numero uno di Aversa Moderata. Al momento è da escludere una sua posizione, per così dire, ostruzionistica. Al contrario, in questo passaggio delicato Innocenti sembra essere il primo alleato del sindaco.

Olga Diana e Franco Matacena

Sul versante politico invece non mancano questioni spinose. Primo tra tutti quello che riguarda l’assessore all’Ambiente Diana. Il suo ritorno in città è previsto per mercoledì 7 maggio. Sarà un rientro complicato. Matacena dovrebbe porre l’ex esponente di Aversa Moderata di fronte a una doppia realtà: da un lato nel suo settore le cose non vanno per il verso giusto, dall’altro c’è da fare spazio ai consiglieri del suo ex gruppo per un maggiore coinvolgimento di tutti i membri dell’assise. Com’è nel suo stile, la fascia tricolore assumerà una postura dialogante evitando contrapposizioni frontali. Spetterà a Diana mostrarsi disponibile alla luce del suo addio ad Aversa Moderata. In ogni caso l’obiettivo di Matacena è di superare l’impasse per evitare fibrillazioni dagli esiti politici imprevedibili e soprattutto controproducenti sul piano amministrativo.

Mario De Michele

Intanto oggi i consiglieri di opposizione Mario De Michele e Dino Carratù si sono dimessi dalla commissione speciale sui debiti fuori bilancio. Il loro addio era già nell’aria da qualche giorno. In particolare l’esponente de La Politica che serve aveva posto l’accento sulla necessità di entrare in possesso della documentazione per operare carte alla mano e non alla cieca. “È stato impossibile lavorare. Taluni dirigenti – ha dichiarato De Michele – non ci hanno mai messo nelle condizioni di svolgere il nostro compito: documenti richiesti e mai ricevuti, assenze sistematiche alle convocazioni, nessuna collaborazione concreta. Non intendiamo prestarci a questo gioco. A questo punto chiediamo al sindaco un’azione forte e decisa perché ormai sono passati mesi e la questione dei debiti fuori bilancio diventa sempre più critica. I debiti fuori bilancio – ha concluso De Michele – sono una questione seria, che impatta direttamente sui conti pubblici e sulla vita dei cittadini. Meritano rispetto, trasparenza e risposte. Tutto ciò che finora è mancato”.

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