Negoziatori. Mai termine fu più appropriato. I rappresentanti del gruppo “Uniti si può fare” stanno davvero negoziando. Nell’accezione deteriore del termine. Alcuni di loro sembrano più mercanti. Venditori di tappeti. E di fumo. Uno dei commercianti politici ama il Cohiba, sigaro cubano di ottima fattura e soprattutto dalle grandi dimensioni. Conoscendo il soggetto non osiamo immaginare che altro uso ne possa fare. Ci verrebbe da vomitare. Tra i negozianti di Uniti (ma solo a chiacchiere) c’è poi chi come Gianluca Di Luise continua imperterrito nella sua brillante carriera di perdente di successo. Quando nell’aria di Gricignano si respira il profumo o la puzza, a seconda dei punti di vista, delle elezioni comunali lui è sempre lì al centro. Alza il dito (l’appassionato di Cohiba non faccia brutti pensieri) e puntualmente si autopropone a candidato sindaco. Alle ultime amministrative è stato addirittura “candidato vicesindaco”. Così era scritto sui suoi santini elettorali. Caso unico al mondo. Ne ha parlato anche il New York Times.

Tanto per non cambiare in vista della prossima e imminente tornata elettorale Di Luise è sempre lì col dito alzato (cubano, non ti elettrizzare!). Nel suo cassetto c’è il sogno di diventare sindaco di Gricignano. Ma i sogni si avverano solo ogni tanto. Quasi mai. E il “povero” Gianluca anche a questo giro sarà costretto a fare da spettatore mentre altri correranno per la fascia tricolore. Negli ultimi giorni se n’è forse reso conto. E si è aperto una bottega tutta sua. È abusiva. Manca la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). All’insaputa dei negoziatori-negozianti si è messo a “trattare” in proprio. Ha bussato alla porta di Vincenzo Santagata. L’ex sindaco lo ha accolto giustamente a braccia aperte. Mai in pubblico. Sempre riservatamente. In località protette. I due dialogano da tempo. Di Luise sa che in caso di accordo andrà a fare il numero due. Ma per accontentare quelli di Gricignano in Movimento e per fare un dispetto a Vittorio Lettieri preferirebbe essere il secondo di Santagata piuttosto che fare la ruota di scorta nella grande coalizione.

In un caso o nell’altro consoliderebbe la sua carriera di perdente di successo. E non solo. Di Luise deve superare un altro ostacolo che appare insormontabile. Rischia di essere cacciato da “Uniti” e non accolto da “Osservatorio”. Dove si candida lui si perde. Anche per questo quelli della grande coalizione vorrebbero spingerlo verso Santagata. E quest’ultimo ha molte remore nell’accoglierlo. Nei due schieramenti si sono svolti già numerosi incontri per sciogliere il nodo Di Luise. Porta seccia o no? C’è incertezza. Impossibile fare previsioni. Nel frattempo, tra una riunione e l’altra, sono spariti una decina di sigari. Dove saranno finiti? Nooo!

Mario De Michele

 

 

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