Il sindaco convoca il consiglio comunale, il presidente dell’Assise lo sconfessa. Clamoroso a Gricignano. Andrea Moretti e Salvatore Cesaro sono a ferri corti. E hanno ingaggiato una guerra istituzionale. Pomo della discordia la seduta consiliare prevista per domani 30 aprile. Il civico consesso è stato convocato dal primo cittadino senza averne le prerogative o essere stato delegato del presidente del consiglio. Lo sottolinea lo stesso Cesaro attraverso un documento protocollato stamattina e inviato a tutti i consiglieri comunali, alla segretaria comunale, al sindaco e al revisore dei conti. Per il “capo” dell’Assise la convocazione è nulla. Moretti non ha rispettato l’articolo 45 del regolamento del consiglio comunale che recita: “Il consiglio è convocato dal presidente, sentito il sindaco”. E quindi “al fine di sollevare lo scrivente – scrive Cesaro – da qualsiasi forma di responsabilità, si ritiene che la convocazione in oggetto sia da ritenersi nulla”. All’ordine del giorno del consiglio “da ritenersi nullo” figurano importanti argomenti: Tari 2016 e approvazione del piano finanziario e dell’imposta unica comunale (Iuc). Ma lo scontro istituzionale tra Moretti e Cesaro, che travalica ampiamente i confini del ridicolo, fa passare tutto in secondo piano. C’è un problema politico in maggioranza grosso come una casa. Che se non viere risolto rende impossibile affrontare e cercare di risolvere i problemi della collettività, in particolare se si tratta di misure “sensibili” e di grande impatto sulle tasche dei cittadini come le imposte comunali. Suvvia, un po’ di serietà.

Mario De Michele

 

 

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