CESA – “Non saranno introdotte tasse inique e, soprattutto, non sarà applicata l’addizionale Irpef, prevista in molti altri comuni della zona”. E’ questa la promessa fatta ai cittadini dalla lista civica “Progetto Democratico per Cesa” guidata dal dottor Domenico Mangiacapra.

“Il periodo di crisi che stiamo attraversando rende la vita molto difficile poiché ai cittadini vengono continuamente richiesti sacrifici. Le scelte nazionali in materia di politiche di bilancio tendono verso quello che è definito ‘federalismo’ fiscale, per cui tutte le comunità dovranno essere autosufficienti e che dovranno avere la capacità di assicurare i servizi essenziali ai cittadini, con le risorse che derivano direttamente dai contribuenti. L’attività dell’amministrazione comunale degli ultimi anni ha permesso di risanare il bilancio comunale, consentendo una seria politica di riduzione della spesa, un notevole incremento della quota di somme recuperato. Tanta strada è stata fatta ma tanta ancora ce n’è da fare in questo settore e perciò la lista nostra lista civica intende attuare diverse misure in merito che partano dal continuare a rispettare i parametri dettati dal Patto di Stabilità con l’introduzione di strumenti efficaci per la lotta all’evasione fiscale ed all’elusione; stabilendo delle misure adeguate per rendere concreti i principi di equità fiscale tenendo conto delle condizioni di disagio dei nuclei familiari; studiando forme di collaborazione tra il comune di Cesa e l’Agenzia di Entrate per avviare altre forme di lotta all’evasione, in modo da poter avere introiti maggiori per il bilancio comunale, in ragione anche delle recenti norme introdotte dal Governo con l’ultima manovra finanziaria; avviando controlli capillari con misurazione delle abitazioni, ad esempio, con l’attivazione di uno specifico progetto, che potrebbe prevedere l’ausilio di giovani disoccupati e, infine, promuovendo iniziative a sostegno della diffusione della cultura della legalità, anche in introducendo sgravi fiscali ed agevolazioni per le imprese o i commercianti locali che denunciano le estorsioni subite o i reati di usura, facendo conoscere pure quelli che sono i meccanismi di accesso ai Fondi previsti per le vittime della camorra e dell’usura”.

 

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