“Allarme sociale”. “Clima di sospetto”. “Puc inviato con posta certificata”. Nemmeno Pinocchio metterebbe in fila tutte queste bugie in una sola volta. Mimmo Mangiacapra dovrebbe dimettersi per la raffica di balle che ha raccontato a Cronache di Caserta. Il delegato all’Urbanistica e presidente dell’assise ha rilasciato al quotidiano dichiarazioni sideralmente distanti dalla verità. Partiamo dall’allarme sociale che starebbe creando l’opposizione. Il vero allarme nasce dalla possibile approvazione illegittima del Puc. Un SOS lanciato dalla Provincia di Caserta. L’ente dell’ex Saint Gobain ha fotografato la realtà: la documentazione del Piano urbanistico non è mai stata ricevuta. Il direttore generale lo ha messo nero su bianco (foto in basso). Anche la Provincia vuole alimentare allarmismo? Ma dai. Un’altra bugia mastodontica Mangiacapra la spiattella sul presunto clima di sospetto fomentato sempre alla minoranza. Altro che sospetto.

Enzo Guida e Mimmo Mangiacapra

Il caso Puc non desta sospetti ma conferma l’allegra gestione dell’amministrazione comunale targata Enzo Guida. È l’ennesimo pastrocchio della maggioranza. Principali colpevoli? Sindaco e delegato all’Urbanistica. Nonostante le prove prodotte dalla Provincia di Caserta Mangiacapra usa mezzi di distrazione di massa nel misero tentativo di distogliere l’attenzione sul nocciolo della questione: quali interessi tutela il Puc? Chi ne beneficerà maggiormente? Cittadini o potentati economici e soliti nomi? Il presidente del civico consesso afferma che “i cittadini stanno aspettando da tempo l’attuazione del Puc”. Quali cittadini? Quelli ammanigliati con la maggioranza? Mangiacapra è “carta conosciuta”. L’universo mondo ha compreso alla perfezione dove vuole andare a parare. Se lo strumento urbanistico va incontro alle esigenze della collettività elenchi i nomi di chi ha fatto Bingo con la trasformazione dei suoli. Ci dica chi incasserà Pua (piani attuativi) redditizi. E soprattutto faccia chiarezza su un punto: ci sono suoi parenti che si arricchiranno con il Puc? Riponiamo nel cassetto stupidaggini come “allarme sociale” e “clima di sospetto”. Andiamo al dunque. Nel merito dei problemi. La bugia più grande e indigesta di Mangiacapra riguarda le modalità di trasmissione del Puc alla Provincia. Mentendo per la gola il delegato all’Urbanistica ha dichiarato a Cronache di Caserta che è avvenuta tramite posta elettronica certificata. Spudoratamente falso. L’incartamento è stato inviato con WeTransfer, un servizio per il trasferimento di file su Internet basato sulla tecnologia e l’infrastruttura di S3 di Amazon. Non è uno scherzo. Il Comune di Cesa ha spedito alla Provincia il Puc attraverso una piattaforma privata. Vi pare normale? O siamo alle comiche finali? Non solo. Il sindaco Guida e Mangiacapra non hanno neppure verificato, magari con una semplice telefonata, se le carte fossero giunte a destinazione. Hanno fatto di peggio: il consiglio comunale ha approvato il Puc ricorrendo al “silenzio assenso” della Provincia. Ma quale “silenzio assenso” se il carteggio non è stato ricevuto! Ecco la polpa del problema: avvalendosi illegittimamente del “silenzio assenso” il Puc è legittimo ? Senza il parere obbligatorio della Provincia si può ritenere in vigore? E ancora: perché gli amministratori locali hanno forzato la mano? Non avendo avuto risposta dall’ente dell’ex Saint Gobain avrebbero potuto-dovuto interpellare ufficialmente gli uffici competenti. Non l’hanno fatto. L’allarme sociale e il clima di sospetto lo ha alimentato la maggioranza. Lo sa bene Mangiacapra. Che se non è Pinocchio è a buona ragione Mangiafuoco. Guida è la volpe.

Mario De Michele


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