
Si apre un altro fronte di scontro tra Antonino Santillo e Giuseppe Massaro. Stavolta il terreno di battaglia è l’elezione del nuovo presidente della Provincia di Caserta. Si voterà il 27 giugno. Il sindaco di Orta di Atella ha firmato per la candidatura di Anacleto Colombiano, sponsorizzato da Forza Italia, Fratelli d’Italia e da qualche scheggia impazzita del Movimento 5 Stelle. L’accordo sul sindaco di San Marcellino si inserisce nel quadro più ampio del passaggio del consigliere regionale Giovanni Zannini nel partito di Antonio Tajani. Adesione certa, si attende soltanto l’ufficialità. Ma perché Santillo ha deciso di appoggiare Colombiano dopo aver promesso a Massaro di portare acqua al mulino del sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo, legatissimo al timoniere dell’assise ortese? Tramite suo cugino Gianfranco Piccirillo, considerato da tutti il sindaco ombra, Santillo ha fatto sapere che il sostegno a Di Costanzo sarebbe stato funzionale al presunto ritorno di Orta al Centro in maggioranza, quindi finalizzato al rafforzamento della squadra di governo alle prese con numeri ballerini, dopo l’ennesimo nuovo assetto consiliare.
Una balla spaziale, in perfetto stile Piccirillo. Il leader di Orta al Centro Andrea Villano e i consiglieri Mena Capasso e Gennaro Colella non hanno mai aperto l’uscio all’ipotesi un dietrofront, impensabile e impraticabile sotto tutti i punti di vista. Particolarmente agguerrita la capogruppo Capasso. La posizione di Villano e company resta sempre la stessa, così come dichiarato all’indomani del passaggio all’apposizione: “Potremo far parte di una maggioranza soltanto dopo nuove elezioni”. Ergo, addio per sempre alle coppie Santillo-Piccirillo e Massaro-Del Prete “Magò”. Del resto, un cambio di rotta, con il ritorno all’ovile, avrebbe sancito la morte politica e amministrativa di Orta al Centro, fuoriuscita dalla maggioranza dopo aver sollevato il caso dell’appalto diretto da 30mila euro alla ditta italo-ucraina di Vellone-Sciaudone-Vasechko, noto trio di Falciano del Massico.

Qual è la verità sul tradimento di Santillo a Massaro sulle provinciali? Su impulso del sindaco ombra Piccirillo, il primo cittadino ha cercato di raggirare il presidente del civico consesso con il solito gioco delle tre carte. Per “giustificare” il sostegno a Colombiano, guarda caso accanto a Santillo alle celebrazioni del 2 Giugno a Caserta, ha strumentalmente paventato la possibilità di una riappacificazione con Orta al Centro, che voterà alle provinciali per la fascia tricolore di San Marcellino. Fantapolitica pura. Un “paccotto” rifilato da Piccirillo a Massaro.

Non contento, il cugino di Santillo ne ha combinata un’altra delle sue. Assieme al sindaco e all’assessore Annalisa Cinquegrana, sua cognata, si è incontrato con Gennaro Olivero per assicurargli il totale sostegno alle regionali, nonostante che alle provinciali il presidente del parlamentino campano abbia puntato sul sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra. Come al solito, Piccirillo gioca su 33 tavoli in contemporanea. Non ci riuscirebbe nemmeno il magò Houdini. Ma perché Piccirillo continua a svolgere un ruolo centrale nella maggioranza? È un mistero che nessuno riesce a svelare. Al dominio del sindaco ombra si sono recentemente ribellati Antonio Chianese e Francesco Lettieri. I due consiglieri, che assieme a Pasquale Lamberti hanno dato vita al gruppo Rinascita e Resilienza, nel documento di addio a Prospettiva Futura per Orta hanno lanciato una pesantissima accusa proprio a Piccirillo denunciando che in maggioranza vengono assunte “decisioni amministrative prese altrove, in contesti opachi”.
A maggior ragione non si comprende perché Santillo sia ancora ammaliato dal cugino, come dimostra la strenua e ingiustificata difesa d’ufficio dell’assessore Cinquegrana, che continua a restare in giunta pur non essendo caldeggiata da nessun consigliere e a fronte di zero risultati amministrativi in un anno di gestione. “Cosa c’è sotto?” È la domanda sempre più ricorrente tra i cittadini di Orta di Atella. Qualcuno si prenda la briga di rispondere, altrimenti i cattivi pensieri si trasformeranno in prove a carico di Santillo e company. E sarebbero dolori per tutti.
Mario De Michele