La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a New York per l’assemblea generale dell’Onu. La premier in mattinata parteciperà all’apertura dei lavori, dove sono previsti tra gli altri gli interventi del segretario generale Antonio Guterres e del presidente Usa Joe Biden. Nel pomeriggio (le 16.30 locali, le 22.30 in Italia) deporrà una corona di fiori a Columbus Circle, alla presenza di alcuni rappresentanti della Columbus Citizen Foundation e di altri associazioni italoamericane. Domani è previsto il suo discorso all’assemblea generale. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a New York per partecipare all’Assemblea Generale dell’Onu. Zelensky dopo New York andrà a Washington dove sarà ricevuto da Joe Biden alla Casa Bianca. “Sono arrivato negli Stati Uniti per l’Assemblea dell’Onu e una visita a Washington”, durante la quale “ringrazierò gli Stati Uniti da parte dell’Ucraina per l’assistenza”. Lo scrive su X Zelensky. “Parteciperò all’Assemblea Generale dell’Onu, al Consiglio di Sicurezza e avrò numerosi incontri bilaterali. L’Ucraina presenterà una proposta concreta agli statu membri dell’Onu su come rafforzare il principio di integrità territoriale”, afferma Zelensky sottolineando che “a Washington incontrerà il presidente Joe Biden, i leader del Congresso, i vertici militari e le aziende americane. Ringrazierà gli Stati Uniti da parte dell’Ucraina per l’assistenza nella nostra battaglia per l’indipendenza e la libertà”. “Grazie al successo delle nostre truppe, la linea difensiva del nemico è stata spezzata” in direzione di Bakhmut. I russi hanno “cercato di chiuderla gettando nella battaglia tutte le riserve disponibili”. Lo riferisce il comandante delle forze di terra ucraine Alexander Syrsky, citato dal canale Telegram Military Media Center, aggiungendo che le forze armate russe hanno perso alcune delle unità migliori nelle battaglie in quell’area, ma la situazione sul fronte orientale resta difficile e le battaglie sono feroci. Secondo il comandante “Mosca non abbandona i tentativi di riconquistare posizioni perdute” verso Kupiansk e Lyman. In un’intervista a Cbs News, Zelensky ha ammesso che i progressi della controffensiva di Kiev sono stati lenti e che “la situazione è difficile”, ma è necessario andare avanti e “non dare tregua a Putin”. “Abbiamo l’iniziativa. Questo è un vantaggio”, ha detto il presidente ucraino. “Abbiamo fermato l’offensiva russa e siamo passati alla controffensiva. E nonostante ciò, non è molto veloce”, ha aggiunto. “Dobbiamo liberare il nostro territorio il più possibile e andare avanti, anche se si tratta di meno di mezzo miglio o cento iarde, dobbiamo farlo”, ha continuato. “Non dobbiamo dare tregua a Putin.” Commentando gli attacchi di droni sulla Russia, che l’Ucraina non riconosce ufficialmente, Zelensky ha sottolineato che Kiev “usa le armi dei partner solo sul territorio dell’Ucraina”, ma “la Russia deve sapere che qualunque sia il luogo utilizzato per lanciare missili per colpire l’Ucraina, l’Ucraina ha tutto il diritto morale di attaccare quei luoghi”.

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