”Minutaglie”. Liquida con una sola parola l’ex ministro cattolicissimo e piediellino Maurizio Sacconi l’operazione politica che vedrebbe – nel quadro delle grandi manovre in atto al centro – la diaspora di una quarantina di delusi dal Pdl in cammino verso il centro. Stesso mood pare abbia Silvio Berlusconi.

Eppure un nuovo partito dei moderati cattolici ma anche laici (cosi’ come nei giorni precedenti alla caduta di Berlusconi), continua ad attrarre fortemente gli scajoliani, gli uomini vicini a Beppe Pisanu, per non parlare degli ‘scontenti’ che il grande salto lo fecero allora. Sembrano muoversi in una dinamica piu’ che politica, percio’, uomini che avrebbero per ora sulla carta un ruolo diverso: il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi, che esplicitamente ha evocato il ”gusto per la politica ritrovato dai cattolici” e parlato di ”maggiori condensazioni, non unificazioni, di cattolici in qualche aerea politica” e che si e’ attirato gli strali di buona parte del Pdl contro ”l’iperprotagonismo di alcuni ministri”. E anche il leader della Cisl Raffaele Bonanni, indicato da qualcuno come demiurgo del nuovo centro moderato. Per non parlare di Corrado Passera, si’ ministro dello Sviluppo ma per tanti gia’ attivo nel delineare per il 2013 una figura di premiership tecnico-moderata, in tutto simile alla propria. Tanto che ieri il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto ha intimato: ”Nessun ministro usi il governo per montare e smontare operazioni e schieramenti politici”. Ma di un rimescolamento delle carte che riporterebbe al centro il boccino della politica (nonche’ buona parte del Pdl e anche spezzoni del Pd), parla ormai da tempo in modo esplicito Pier Ferdinando Casini, non a caso oggi prontissimo nel lanciare segnali a chi nel Pdl e’ inquieto. ”Questo governo cambiera’ la politica” scopre sempre di piu’ le carte il leader del Terzo Polo, convinto che i poli saranno ridisegnati nel dopo-Monti. ”Ed e’ il colmo – prende le distanze da Berlusconi il leader Udc – che chi e’ stato fino a ieri la causa del problema oggi si proponga come la soluzione”. Ecco quindi lo scenario prospettato dal ‘king maker’ centrista: ”In questa fase emergeranno nuovi protagonisti, anche cattolici. E penso che nessuno possa interdire dall’impegno politico chi oggi si e’ dimesso dai suoi impegni politici professionali per servire lo Stato”. Ci sara’ del nuovo al centro, dunque. E sono chiamati all’abiura gli alfieri del bipolarismo di Pdl (ma anche Pd) tentati dalla partita. Intanto oggi botta e risposta tra l’Udc Mauro Libe’ ed il pidiellino Osvaldo Napoli. ”Vi sono politici per i quali l’unico problema restano le elezioni e il proprio personale tornaconto. Noi lasciamo il problema elettorale a coloro che hanno gia’ iniziato una campagna, senza capire che potrebbe spazzarli via perche’ sono rimasti fuori dal mondo”, dice il primo chiamando in causa il secondo, che ribatte: ”A Libe’ chiedo: Monti deve governare l’Italia o far saltare il sistema bipolare che non piace all’Udc? E in questo caso chi e’ che fa calcoli di convenienza politica?”. Quando in Parlamento arrivera’ la riforma della legge elettorale, si giochera’ a carte scoperte.

 

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