La manovra economica approvata in tempi ultrarapidi dal Parlamento è stata pubblica oggi in Gazzetta Ufficiale. Entrano così in vigore da domani le norme modificate non previste dal decreto originario. Da subito scattano i rincari del bollo sul deposito titoli, il superbollo per le auto di lusso sopra i 225 kw, la stretta sulle stock option,

l’aumento dell’Irap sulle concessionarie dello Stato e la normativa che potrebbe portare all’applicazione di ticket sanitari. Per altre norme la concreta attuazione segue un diverso calendario: dal prelievo sulle pensioni d’oro, che parte dal primo agosto, al taglio sulle agevolazioni fiscali che si applicherà dal 2013. Il taglio lineare del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 toccherà tutte le 483 agevolazioni fiscali, incluse quelle per le famiglie. Fra le numerose voci vengono colpiti dunque i nuclei familiari con figli a carico, le spese per l’istruzione, quelle mediche e per gli asili nido; ma anche gli studenti universitari e i redditi da lavoro dipendente. Tagli su casa e onlus – La riduzione degli sconti fiscali riguarderà inoltre detrazioni e deduzioni esistenti finora in caso di ristrutturazione edilizia e interventi per il risparmio energetico o per le donazioni al terzo settore, a onlus e ancora l’Iva, le accise e i crediti di imposta. Cresce la pressione fiscale – La stangata arriva subito, ma potrebbe essere rimodulata se entro il 30 settembre 2013 il governo eserciterà la delega con la riforma fiscale. In attesa di eventuali esenzioni, però, si taglia subito con l’obiettivo di recuperare un gettito pari a regime a 20 miliardi (4 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire dal 2014); si tratta dell’1,2% del Pil, calcolano i tecnici del Senato, che si tradurrà in un pari aumento della pressione fiscale fino a quota 43,7%. Le correzioni odierne si aggiungono alle misure già note del maxiemendamento, come la reintroduzione immediata dei ticket sanitari e il contributo di solidarietà 6 6 del 5% imposto alle cosiddette pensioni d’oro, quelle che superano i 90 mila euro. La manovra prevede anche una “tassa” contestatissima, superiore ai 200 euro, sui ricorsi al giudice del lavoro 7 7 per vertenze in materia di licenziamenti, contratti o mobbing in azienda. Ticket sanitari – Per quanto riguarda i ticket, con l’entrata in vigore del decreto, saranno di 10 euro sulle ricette mediche e di 25 euro per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco. Il ministro della Sanità, Ferruccio Fazio, ha precisato che dal provvedimento restano escluse le categorie di cittadini già esentate nel 2007. La manovra aumenta anche l’imposta sui dossier titoli. Secondo l’ultima versione del decreto, sarà di 34,20 euro per i depositi sotto i 50.000 euro, di 70 euro tra 50.000 e 150.000, di 240 euro da 150.000 a 500.000, di 680 euro per depositi superiori ai 500mila euro. Dal 2013, invece, tra 50.000 e 150.000 si pagheranno 230 euro; tra 150.000 e 500.000, 780 euro e 1.100 euro per i depositi oltre i 500.000 Euro. La norma riguarderà circa 22 milioni di titoli con un recupero di gettito su base annua calcolato in circa 897 milioni per i primi due anni e di circa 2.525 Milioni a partire dal 2013.

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