”Non ci sono ragioni legate alle tensioni sociali che possano giustificare il ribellismo e le forme di violenza”. Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la cerimonia al Quirinale per le vittime del terrorismo. “Voglio associarmi al ricordo di Francesca Dendena e dedicare a lei l’intera giornata”, ha detto Napolitano

al Quirinale, che più volte si è commosso parlando della storica rappresentante dell’associazione vittime della strage di Piazza Fontana, scomparsa nel 2010. La tragedia del terrorismo “non si ripeterà, nemmeno in forme di bieca e micidiale farsa” e anche dopo l’attacco al dirigente dell’Ansaldo, “la vigilanza sarà categorica” e “quanti fossero tentati di mettersi su quella strada sono dei perdenti e non si illudano di intimidire lo Stato”. “Non brancoliamo nel buio di un’Italia dei misteri”, certo ci sono ancora verità da svelare, ma siamo in un’Italia che si è liberata e “ha sconfitto il terrorismo” ed ha individuato e “sanzionato” centinaia di persone, ha sottolineato il Capo dello Stato nel Giorno della Memoria.

Certamente resta “il tormento di una giustizia incompiuta” rispetto alle tante stragi ed azioni del terrorismo ma bisogna mettere in luce quello che di “inconfutabile è emerso dalle carte processuali e dalle sentenze” e cioé una “matrice di estrema destra neofascista di quelle azioni criminali” e “l’attività depistatoria svolta da una parte degli apparati dello Stato”. Lo ha detto oggi il presidente Giorgio Napolitano al Quirinale sottolineando che “una verità storica si è quindi conseguita”.

 

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