‘In questa piazza nascono oggi l’opposizione sociale al governo Monti e l’unita’ delle sinistre. Basta inseguire Bersani con il cappello in mano. La ricerca di un’alleanza con i centristi di Casini non ha alcuna prospettiva”. Paolo Ferrero non ha usato mezzi termini per lanciare il suo ultimatum al Pd: stop al governo dei tecnici, si’ ad un cartello delle sinistre ”da non inquinare con improbabili alleanze centriste”.

Quasi 50.000 per gli organizzatori, non piu’ di 10.000 per le forze dell’ordine, la manifestazione organizzata da Prc e Pdci ha confermato le difficolta’ nelle quali il governo Monti ha trascinato anche gli oppositori piu’ risoluti. Paolo Ferrero e Oliviero Diliberto hanno mostrato grande sintonia di intenti e di analisi contro il ”professore della Bocconi”. Tuttavia il processo federativo gia’ avviato tra i due partiti della sinistra comunista mostra qualche difficolta’, come testimonia la soverchiante presenza al Colosseo dei militanti di Prc. La prima, importante manifestazione contro il governo Monti e’ stata anche un appello rivolto a chi davvero vuole chiudere con ”l’esperienza nefasta dei tecnici” per distinguerli da quanti si accontentano di lamentazioni-placebo. Su questo crinale e’ apparso oggi evidente che il governo del ”Professore” lacera anche il popolo del centro sinistra. Inevitabilmente assente il Pd sia ufficialmente, sia nelle adesioni personali, il vero confronto si e’ tenuto con Sel di Nichi Vendola che non ha aderito alla manifestazione e non ha inviato nessuna rappresentanza. Qualche ex parlamentare e’ sfilato solo a titolo personale. Piu’ evidente e partecipata la presenza dell’Idv di Antonio di Pietro che ha inviato una delegazione guidata dal senatore Stefano Pedica: ”Siamo pronti – ha detto ai giornalisti – all’alleanza con tutte le forze di sinistra, compreso il Pd, a condizione che abbandoni il corteggiamento di un Terzo Polo sempre pronto ad infliggere coltellate nella schiena dei lavoratori”. Al di la’ delle pittoresche bandiere rosse e degli scontati slogan di solidarieta’ sociale, le sinistre si interrogano su come tornare alla politica e possibilmente anche a palazzo Chigi. ”Partito di lotta e di governo” e’ stato uno degli slogan scanditi dal corteo.

 

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