“Accorpare, oltre ai Comuni, anche le Regioni”, perché “forse di questi tempi venti Regioni sono un lusso che non possiamo più permetterci”. E’ quanto propone il governatore della Campania Stefano Caldoro, che in un’intervista al Giornale sottolinea l’urgenza della manovra e auspica un “maggior senso responsabilità”

 da parte dell’opposizione e dei sindacati. “Solo l’approvazione della manovra rispettando il saldo ci farà recuperare punti in Europa, ma dobbiamo stare attenti a non cedere su alcuni punti fondamentali”, avverte Caldoro, secondo cui “é necessario intervenire sulla previdenza e sull’innalzamento dell’età pensionabile, fermo restando i diritti acquisiti, avendo il coraggio di allinearsi alla Germania e arrivare a 67 anni”. Il governatore campano si dice favorevole ad abbassare il numero di parlamentari, mentre e contrario al contributo di di solidarietà. “E’ poco democratico – sostiene – invece alzare almeno di un punto percentuale l’Iva spalma il contributo su tutti i cittadini, è più equo e digeribile”. Caldoro ribadisce il suo no ai tagli agli enti locali. “Sarebbero – spiega – un grave errore: levare fondi agli enti significa punire indirettamente i cittadini, soprattutto la fascia più debole”.

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