Da un lato un segnale di fiducia, “una linea di credito al governo regionale e delle Province”, dall’altro un campanello d’allarme per le alleanze “e la coerenza” delle stesse. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, commenta in un video sul suo blog – www.caldoropresidente.it – l’esito delle elezioni in molti Comuni della regione, precisando che si tratta di “un’analisi di sintesi” di quanto accaduto.

I risultati in Campania sono “un segnale di fiducia” da parte dei cittadini, cosa che, dice Caldoro, “gratifica”. Nel secondo caso, il governatore evidenzia che “l’opposizione, dal suo punto di vista, raggiunge un obiettivo positivo” che è quello “di acquisire in alcuni Comuni l’apporto dell’Udc” e parla di “allarme alleanze” e della loro coerenza. Di quest’ultimo aspetto, però, dovranno occuparsene i partiti perché, precisa il presidente della Campania “Non è una cosa di cui mi devo occupare io come presidente della Regione”. “Per me i temi prioritari sono altri”, sottolinea, e riguardano i problemi economici e il modo in cui affrontare “una crisi economica e sociale che continua senza sostà”, senza mostrare alcuna “interruzione”, che “invade il Paese” e morde “soprattutto al Sud”. Secondo Caldoro per affrontare la crisi occorre “guardare con ottimismo al futuro” ponendo attenzione alla Campania, una “regione straordinaria di un Sud orgoglioso che vuole cambiare” e che ha “di fronte una nuova stagione della politica che non assomiglierà in nulla a quella vecchia”. Si pone, per il presidente della Giunta regionale, “una nuova sfida” che richiede, per essere affrontata, richiede “impegno, serietà e responsabilità e forte convinzione”. “Questa nuova sfida – aggiunge il presidente – deve avere la meritocrazia, la competitività, la credibilità di una istituzione come la Regione Campania che per troppo tempo è stata considerata un problema, dal Paese e dall’Europa e non una risorsa”. “Questa è la sfida di un Sud che vuole cambiare, questo è il mio compito per essere credibili – prosegue – In questi due anni siamo tornati a esserlo, recuperando un posto che ci avevano levato precedentemente e l’abbiamo conquistato dimostrando di essere una Regione che vuole cambiare”. Alla politica, alla classe dirigente e ai cittadini, Caldoro indica questa come “la grande sfida del futuro” che, tiene a precisare, “sarà diversa dagli schematismi del passato destra-sinistra” e che deve avere “la credibiltià della classe dirigente di un programma di governo”. Solo così, per Caldoro, si dimostra che “si cambiano le cose del territorio e la vita dei cittadini”. “Un passo in avanti significativo per essere pronti” a questa “sfida”, eliminando “le vecchie pratiche di gestione del potere” e mettendo in campo “straordinarie risorse, a partire dai giovani, per quello che si può dare all’intero Paese”.

 

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