NAPOLI – “Considero assolutamente grave la decisione della sospensione delle attività di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Annunziata disposta dal Direttore Generale dell’azienda Santobono-Pausillipon che, invece di preoccuparsi tempestivamente di ristrutturare con urgenza gli spazi destinati a questi reparti preferisce perseguire ipotesi di trasferimento di queste funzioni nell’ospedale San Gennaro”. Lo dichiara Luigi Rispoli in una nota che commenta la situazione del presidio ospedaliero Annunziata.

“Questa soluzione – continua Rispoli – non può essere minimamente accettata anche perché sembra essere tornati ma qualche tempo fa quando, proprio partendo dallo smantellamento di questi due reparti, si tentò, con un colpo di coda dell’ex subcommissario Zuccatelli, di sopprimere questo importante presidio sanitario del Centro Storico. Quella scelta fu sconfitta grazie alla grande mobilitazione del quartiere che scese in piazza per riaffermare la necessità di mantenere l’ospedale al Centro Storico poiché da anni svolge un ruolo fondamentale nell’ambito della medicina pediatrica ed avendo in più, caso unico nella città di Napoli, proprio i reparti di ostetricia e ginecologia uni al reparto di terapia intensiva neonatale, efficace binomio per ridurre la mortalità neonatale”. “L’attuale direttore generale in questo periodo – conclude la nota – non ha mai operato coerentemente con le motivazioni che furono a base della scelta di aggregare il P.O. SS. Annunziata all’azienda Santobono-Pausillipon che puntavano alla costruzione di una nuova grande azienda, il Polo Unico Pediatrico della Regione Campania. Il presidente Caldoro ci ha già dato ragione una volta e non vorremmo essere costretti a scomodarlo ancora per impedire un eventuale ritorno del disegno di soppressione dell’Annunziata portando a compimento quanto già si celava dietro la ordinanza Zuccatelli”.

 

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