Il governo italiano ha deciso di offrire ai nostri concittadini presenti a Niamey la possibilità di lasciare la città con un volo speciale per l’Italia. L’Ambasciata a Niamey resterà aperta e operativa, anche per contribuire agli sforzi di mediazione un corso”: lo scrive su Twitter il Vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. Secondo quanto si è appreso tutti i cittadini italiani che desiderano lasciare il Niger avranno posto sul volo organizzato dall’Italia mentre non sono previsti imbarchi di connazionali su altri aerei. La Francia avvia “oggi” l’evacuazione dal Niger dei suoi connazionali: è quanto riferisce il ministero degli Esteri di Parigi. “Tenuto conto della situazione a Niamey, delle violenze perpetrate l’altro ieri contro la nostra ambasciata e la chiusura dello spazio aereo che lascia i nostri connazionali senza possibilità di lasciare il Paese con i propri mezzi, la Francia prepara l’evacuazione dei suoi cittadini e dei cittadini europei che desiderano lasciare il Paese”, afferma in una nota il ministero degli Esteri della Francia sottolineando che “questa evacuazione comincia da oggi”. Anche a Spagna sta preparando l’evacuazione dal Niger di oltre 70 cittadini iberici che si trovano attualmente nel Paese africano: lo rende noto l’agenzia di stampa Efe citando fonti del Ministero degli Esteri. La decisione è arrivata in seguito agli ultimi sviluppi relativi alla situazione di instabilità in Niger, dove lo scorso 26 luglio è andato in scena un colpo di Stato. L’operazione di evacuazione è gestita in collaborazione con l’ambasciata spagnola a Niamey. “Seguiamo la situazione” in Niger “minuto per minuto. L’Ue ha deciso di offrire al suo personale la possibilità di lasciare Niamey su base volontaria, ma per il momento non prendiamo la decisione di evacuare formalmente il nostro staff”. Lo ha detto la portavoce dell’Ue per la politica estera, Nabila Massrali. “La decisione sarà tenuta costantemente sotto controllo”, ha aggiunto la portavoce, indicando che la sicurezza dello staff Ue e dei cittadini europei in Niger “è la priorità essenziale”. “È ormai assolutamente chiaro che la Russia è dietro il cosiddetto ‘colpo di Stato militare’ in Niger”: lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Si tratta di una tattica russa standard: distogliere l’attenzione, cogliere l’attimo ed espandere il conflitto. Il sostegno espresso ai ribelli dai rappresentanti filorussi di Mali e Burkina Faso (dove il gruppo Wagner svolge un ruolo attivo) non fa che aumentare la convinzione che la Russia abbia uno scenario globale per provocare instabilità e minare l’ordine di sicurezza globale – aggiunge l’alto funzionario -. È tempo di trarre la giusta conclusione: solo la rimozione del clan di Putin e la rinascita politica della Russia possono garantire lo stato di diritto e la stabilità del mondo”. “Non commentiamo le dichiarazioni di Mali e Burkina Faso”. Così la portavoce dell’Ue per la politica estera, Nabila Massrali, riferendosi al comunicato congiunto nel quale i governi di Bamako e Ouagadougou avvertivano che qualsiasi intervento militare in Niger per riportare al potere il presidente Mohamed Bazoum, destituito da un golpe, sarebbe considerato “una dichiarazione di guerra” contro di loro. “La nostra reazione e posizione politica è estremamente chiara: condanniamo fermamente il colpo di stato in Niger, rappresenta una minaccia per la stabilità e democrazia in Niger, chiediamo l’immediata liberazione del presidente Bazoum e della sua famiglia ed entourage, e supportiamo fortemente la posizione dell’Ecowas”, ha sottolineato la portavoce.

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