Mena Capasso e Andrea Villano

Orta al Centro e Scelta Civica salgono sull’Aventino. Ma non rinunciano a combattere. Tutt’altro. Dichiarano guerra su tutti i fronti. E indicano le priorità da affrontare subito. Senza ulteriori perdite di tempo. Perché di tempo se n’è già perso troppo. “Caro non sindaco, – si legge nel documento sottoscritto dai consiglieri Mena Capasso, Gennaro Colella, Imma Liguori e Giovanna Migliore – sin da ora annunciamo la nostra assenza al consiglio comunale di lunedì prossimo (30 giugno, ndr), luogo deputato alla discussione democratica sui problemi e sulle possibili soluzioni trasformato da te e dai tuoi giannizzeri in campo di battaglia per rese dei conti all’interno della maggioranza”. Gli esponenti di Orta al Centro e Svelta Civica, capitanati rispettivamente da Andrea Villano e dal duo Giovanni Misso-Eduardo Indaco, si scagliano contro Santillo senza mezze misure: “Siamo stanchi di assistere al tuo povero teatrino e a quello dei tuoi integerrimi sodali. Non parteciperemo all’ennesima buffonata”.

Imma Liguori e Giovanna Migliore

Il quartetto di consiglieri di minoranza aggiunge: “All’indomani dell’approvazione del rendiconto di gestione, il non sindaco Santillo ha affannosamente sbandierato la presunta “compattezza” della sua (sic!) maggioranza consiliare. Eppure, a stretto giro di posta, quella stessa maggioranza sarebbe vistosamente implosa tra comunicatucci ed accordicchi che ridimensionano ulteriormente il già traballante non sindaco, il cui unico risaputo obiettivo è la lauta mancia di fine mese. Nell’ultimo consiglio comunale, durante il quale il non sindaco si è palesato dimissionario al solo scopo di taglieggiare politicamente i voti sul conto consuntivo, la sconosciuta assessora gigliata (la nolana Elvira Caccavale, ndr), navigata di politiche economiche e tributarie (?), proclamata dal consigliere cortigiano celebre per le fantasiose (d’altronde non è ortese) ricostruzioni storiche, ha esultato per aver aumentato le tariffe sulla Tari. Dall’alto della sua perizia avrebbe potuto prevedere misure di sostegno per i diversamente abili o per le famiglie a basso reddito. Niente di tutto ciò”.

Andrea Villano

I movimenti politico-consiliari guidati da Villano, Misso e Indaco srotolano il lungo tappeto nero dei tanti problemi ancora irrisolti, anzi nemmeno affrontati. “Gli unici traguardi concreti del non sindaco afferiscono ad istallazioni di antenne in prossimità di centri abitati o scuole dell’infanzia. E allora visto che il non sindaco ha sbandierato il massiccio avanzo di amministrazione, gli diamo qualche utile suggerimento su come allocare le ingenti somme. Perché non utilizzarle per il completamento del nuovo cimitero, per la riapertura del Palazzetto dello Sport o, meglio ancora, per il ripristino dello stadio comunale teatro di degrado e deprivazione? Perché non utilizzarli per creare luoghi per i tanti giovani ortesi che non hanno reali alternative? Attendiamo da mesi che il non sindaco ci delucidi sull’organizzazione dell’anno scolastico 2025/ 26. Ci saranno ancora doppi turni? La direzione didattica avrà, finalmente, un regolare ufficio di segreteria con tanto di linee telefoniche?”.

Giovanni Misso

Mai come stavolta i consiglieri Capasso, Colella, Liguori e Migliore colpiscono al cuore delle inefficienze amministrative. E annunciano una serie di iniziative concrete da mettere in campo già nei prossimi giorni. “Evitiamo, poi, di soffermarci sul mortificante stato di abbandono in cui versa Orta con strade colabrodo, parco giochi ancora misteriosamente chiuso, vecchio cimitero in autogestione, percentuale di raccolta differenziata ai minimi storici. Presenteremo una richiesta di consiglio comunale su argomenti come cimitero nuovo, Antenne Iliad, isola ecologica, sui finanziamenti Pnnr, nel frattempo che calerà il sipario su questo drammatico teatrino, sarà nostra priorità vigilare sull’attività amministrativa ed argomentare proposte nell’interesse pubblico”. Infine viene tracciato il percorso politico da seguire per voltare finalmente pagina. “La costruzione di una strada alternativa all’ incompetenza, all’incapacità, all’interesse privato a discapito di quello pubblico, rappresenta un dovere civico ed etico per chi immagina un futuro diverso per la città”.

Giuseppe Massaro e Antonino Santillo

Il quadro disegnato da Orta al Centro e Svolta Civica è impietoso quanto veritiero e aderente alla realtà. Si è rivelato un boomerang il ridicolo tentativo di Antonio Santillo, spalleggiato da suo cugino Gianfranco Piccirillo, e da Giuseppe Massaro, affiancato da Salvatore Del Prete “Magò”, di addossare le colpe del disastro amministrativo agli altri. Prima a Italia Notizie (viene da ridere), poi all’opposizione (viene da piangere). Il sindaco e il presidente dell’assise hanno spiccato per incapacità gestionale e inadeguatezza istituzionale. Un mix che ha condotto la città nel baratro dell’immobilismo.

Ferdinando D’Ambrosio

È significativa la presa di distanza di Villano, Misso e Indaco da Ferdinando D’Ambrosio di Fare Democratico. Mentre i due gruppi cammino a braccetto l’ex timoniere del civico consesso preferisce la corsa solitaria, a caccia della candidatura a sindaco “ora, subito e per forza”. Anche a costo di allearsi con Massaro con il quale intrattiene rapporti strettissimi per una futura alleanza alle comunali. Meglio così. Nel quadro politico locale si inizia a fare un po’ di chiarezza e pulizia. Non è poco in una città dove alle ultime amministrative si è presentata un’ammucchiata elettorale con l’unico scopo di vincere e senza una visione generale condivisa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Mario De Michele

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