L’amministrazione comunale di Orta di Atella come il Titanic. Mentre la nave di Antonino Santillo e della sua “nuova” maggioranza affonda, il sindaco si esibisce in memorabili sviolinate social alla squadra di governo, che non è vittima di sé stessa, ovvero dell’incapacità gestionale, ma di un complotto internazionale demo-pluto-massonico teso a impedire alla giunta, peraltro da due mesi ancora “monca”, di lavorare per il fantomatico “bene della città”. Probabilmente gli amministratori si guardano in uno specchio convesso. Ma l’elemento più drammatico è la totale perdita di contatto con la realtà. Ogni giorno le cose peggiorano. Eppure la propaganda di regime racconta di un paese delle meraviglie. Per noi va benissimo così. Passiamo volentieri la parola ai cittadini. Se ritengono di vivere in un luogo meraviglioso acclameranno il sindaco e la maggioranza, tutti i problemi verranno risolti e Santillo e i suoi, non solo porteranno a termine l’intero mandato ma saranno rieletti a furor di popolo.

Giuseppe Massaro e Antonino Santillo

Non la pensa così Agorà. “La grande corazzata della pace sociale – si legge in un documento pubblicato sulla pagina Fb del movimento politico – è ormai al capolinea. Ci era stata promessa una nave solida, capace di navigare tra le insidie della politica ortese, ma oggi assistiamo al naufragio di un’amministrazione allo sbando, senza visione né autorevolezza. Sembra di assistere a una tragedia annunciata, un remake politico di “Parenti Serpenti”, in cui una famiglia apparentemente unita si sgretola sotto il peso di personalismi e lotte intestine. Da una parte, una maggioranza che si rifugia nella narrazione di difficoltà ereditate, dimenticando che l’attuale Sindaco ha più volte rivestito il ruolo di consigliere comunale della città, contribuendo direttamente a quelle stesse criticità che oggi denuncia per mascherare una manifesta incapacità amministrativa. Vorremmo ricordare al Primo Cittadino che l’articolo 50 del TUEL affida chiaramente al Sindaco il compito di guidare e sovraintendere l’operato dell’ente, assicurando l’adeguata esecuzione degli atti amministrativi. È dunque lecito domandarsi: se dirigenti o assessori risultano assenti o inadempienti, quale beneficio può trarre la comunità da un Sindaco che non esercita il dovuto controllo? L’amministrazione di una città richiede responsabilità, vigilanza e capacità di garantire l’efficienza della macchina amministrativa. Ogni mancanza in tal senso ricade direttamente sui cittadini, che meritano risposte concrete e un governo all’altezza delle loro esigenze”.

Gianfranco Piccirillo e Salvatore Del Prete

Il ragionamento non fa una piega. Ma, quasi certamente per Santillo, Giuseppe Massaro, Gianfranco Piccirillo e Salvatore Del Prete “Magò”, anche Agorà fa parte dei complottisti demo-pluto-massonici. Quindi, vuole il “male” di Orta di Atella. Il “bene” è prerogativa assoluta della maggioranza. Convinti loro… Il movimento politico bacchetta anche la minoranza. “Dall’altra, un’opposizione priva di coerenza e direzione, che, dopo essere stata privata delle proprie cariche, si scaglia contro chi fino a ieri era parte integrante del proprio progetto politico, dando vita a un teatrino di accuse reciproche e opportunismi. E nel mezzo? I cittadini di Orta di Atella, sempre più delusi e sfiduciati, non perché comprendano le difficoltà dell’amministrazione – come sostenuto dal sindaco nell’ultimo consiglio comunale – ma perché ormai privati di ogni diritto e condannati a vivere in una città senza prospettive. Sul piano politico, la paralisi è totale. La giunta non si forma, segnale evidente della totale assenza di un progetto credibile. Nessuno vuole esporsi per sostenere un’amministrazione priva di una direzione chiara e di una strategia per il futuro. Di fronte a questo immobilismo, la domanda è legittima: ha ancora senso prolungare l’agonia di questa esperienza amministrativa? La nave affonda, e mentre la città sprofonda nel caos, l’orchestrina del potere suona note stonate, illudendosi di poter nascondere il disastro”.

Ecco la piattaforma di Agorà. “Noi non ci rassegniamo a questo declino. Lanciamo un appello a tutte le forze politiche e associative che fin dall’inizio hanno rifiutato di avallare questo fallimento annunciato. È il momento di unire le energie e costruire una proposta politica seria, fondata su competenza, trasparenza e visione. Non possiamo permetterci di arrivare a pochi mesi dalle elezioni senza un’idea forte, senza un programma che sappia restituire dignità e speranza a Orta di Atella. Ora è il tempo dell’azione. Basta attendismi e compromessi al ribasso. La città merita una guida autorevole e capace. Il futuro di Orta di Atella si costruisce oggi”.

Nulla da dire, per carità. Ma per essere un po’ più incisiva l’opposizione extra-consiliare dovrebbe andare anche oltre, nel merito dei danni fin qui compiuti da Santillo e company. Un accesso agli atti sull’appalto scandalo da 30mila euro alla ditta italo-ucraina non sarebbe male. Idem sull’istallazione dell’antenna telefonica a pochi passi dall’asilo Don Milani. Oppure sul degrado urbano. Insomma, va bene guardare al domani, ma trascurare il presente, senza mettere in campo azioni concrete, incluso il ricorso alla magistratura, rischia di indebolire una gamba portante del tavolo alternativo all’attuale amministrazione comunale. Così è (se vi pare).

Mario De Michele

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