
I banchi del consiglio comunale semivuoti. Un bilancio di previsione senz’anima, privo di visione e di prospettiva futura. Un documento unico di programmazione che sembra un plagio, redatto “tanto per”. Nessuna misura immediata per calmierare l’incremento stellare del ticket mensa per le materne. Ha toccato il fondo l’amministrazione trainata da Antonino Santillo e Giuseppe Massaro. Nella seduta consiliare di ieri è emersa inesorabilmente la realtà di una squadra di governo allo sbando. In assise la farneticante narrazione social di una coalizione impegnata per il presunto “bene di Orta di Atella” ha mostrato tutti i suoi limiti. Si è sgretolato il castello di sabbia delle menzogne. Il costante bla, bla, bla a mezzo Fb si è schiantato contro il muro dell’incapacità e dell’improvvisazione. Dagli scranni della pseudo-maggioranza, occupati da appena 8 consiglieri, nessun intervento. Zero assoluto. Nemmeno una parola. Il nulla cosmico. Roba mai vista prima. Roba, che ci si augura, non si vedrà mai più.

Eppure è iniziata già un po’ la “fase 2”. Non ci sono più i falsi alibi costruiti ad arte per scaricare le colpe prima su Orta al Centro, poi su Italia Notizie, poi addirittura sui fantasmi e infine sugli alieni. I reucci Santillo e Massaro sono nudi davanti al popolo. Hanno confermato di essere ciò che andiamo scrivendo da mesi, atti e fatti alla mano: attaccati ad ogni costo alle poltrone pur di non mollare il potere. Contato accanimento non ha nulla a che vedere con il presunto “bene di Orta di Atella”. L’aggrapparsi alle seggiole fa invece legittimamente supporre che la posta in palio sia alta e di altro tipo. Emerge ancora una volta che la partita si gioca su tavoli occulti, quelli della suddivisione, per niente evangelica, dei pani e dei pesci. In ballo ci sono interessi legati, ad esempio, al mega impianto fotovoltaico che assesterà un colpo letale all’economia agricola. Il consigliere-coltivatore diretto Pasquale Lamberti, determinante per il varo di un bilancio vuoto e gelido, continua a credere alla luna nel pozzo. Che ingenuo. Ha mai chiesto ai suoi amici della coalizione chi ha sponsorizzato il progetto milionario della Duferco Sviluppo? Non si è mai posto un’altra domanda facile facile: com’è approdata ad Orta di Atella l’azienda di San Zeno Naviglio, in provincia di Brescia? Per puro caso? Per una coincidenza della vita? Lamberti dovrebbe sapere che dietro il business del fotovoltaico ci sono esponenti della maggioranza-minoritaria che lui ha contribuito a tenere in vita alzando il ditino durante un consiglio comunale surreale. Santillo e Massaro sembravano Bunuel e Dalì di “Un cane andaluso”, il film del taglio dell’occhio con un rasoio. Chi ieri ha votato gli strumenti contabili sugli occhi si è messo una benda. Sarebbe uno spasso tenere un confronto pubblico per chiedere ai membri dell’assise favorevoli al bilancio e al dup quante risorse sono state appostate per i giovani nella città più giovane d’Italia. Sarebbe istruttivo sollecitare costoro sulle misure previste per favorire le fasce sociali deboli. Sarebbe un film nel film con una trama horror per la collettività. Così si farebbe il “bene di Orta di Atella”? Finalmente è calato il sipario su questa colossale presa in giro della gente.

Al cospetto di una crisi grande come un elefante, rivolgendosi alla minoranza, Santillo non ha avuto meglio da dire che: “Il fatto che voi avete già annunciato l’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza la dice lunga su che pasta sono fatti questi consiglieri”. Sotto la scure del sindaco sono finiti Francesco Lettieri, Antonio Chianese e Gennaro Colella, fino all’altro ieri ottimi compagni di viaggio, sempre coccolati. Santillo e Massaro hanno il dovere, l’obbligo politico, amministrativo e morale di spiegare ai cittadini perché in meno di 20 mesi di mandato la maggioranza bulgara di 16 consiglieri si è ridotta a 8. Dicano perché si è dimezzata. Non può essere per colpa di Orta al Centro, gruppo spolpato fino al midollo e che orami conta su un solo esponente, Mena Capasso, che in aula ha letto un documento coraggioso (in basso), a differenza di altri che pensano di fare i democristiani di ritorno, quando ai tempi della Dc non avrebbero ottenuto neppure l’incarico di pulire la sezione. Poverini. Ancora più stomachevole è stato il goffo tentativo del duo Santillo-Massaro di puntare il dito contro la stampa libera, non quella rinnovabile, che si limita a informare lettori ed elettori su atti e fatti tutti puntualmente documentati.

Le bugie hanno sempre le gambe corte e prima o poi la verità viene a galla. Ieri i reucci Santillo e Massaro sono apparsi per quello che sono veramente: inadeguati a governare una città importante come Orta di Atella. Non a caso gli ultimi tre punti all’ordine del giorno del consiglio non sono stati nemmeno messi al voto. Dopo l’intervento di Capasso è scoppiata la bagarre. L’esponente di Orta al Centro ha semplicemente detto la verità: “Le aggressioni verbali del presidente del consiglio nei confronti della sottoscritta e del referente politico del gruppo Orta al Centro (Andrea Villano, ndr), colpevoli di “passare notizie e foto” ad un giornale ed il successivo sciacallaggio mediatico nei confronti dello stesso giornale da parte di esponenti di maggioranza che qui condanniamo fermamente. Cosa sta accadendo a Orta di Atella? Si respira – ha aggiunto Capasso – davvero un brutto clima e si sta riducendo l’agibilità politica. Viviamo mesi di terrore con clima giacobino, caccia alle streghe e con gli oppositori che vengono aggrediti e puniti come eretici da mandare al rogo. Nel vostro gioco al massacro sarà la città a finire stritolata, perché pur di restare al potere per voi tutto diventa lecito”. Peccato che l’intervento dell’esponente di Orta al Centro sia rimasto isolato. I democristiani di ritorno, quelli che avrebbe al massimo tolto la polvere dalle sezioni della Dc, hanno dimostrato il loro microscopico spessore: giovani-vecchi, gente senza attributi, politicanti da marciapiede che batteranno a vita. “È una questione di qualità”, direbbero i Cccp.

La fu maggioranza targata Santillo e Massaro è sprofondata in un abisso anche sull’aumento stellare del costo dei pasti delle materne. “Ce ne occuperemo ad inizio del prossimo anno scolastico”, ha affermato la fascia tricolore smentendo se stesso nel giro di pochi giorni (foto in basso). Oltre al sindaco, al presidente dell’assise e al decisivo Lamberti, chi altro ha espresso il proprio sì al bilancio e al dup? Elenchiamo i nomi a futura memoria: Ciro Palladino, Tiziana Dirasco, Raffaele Lampano, Nicola Russo, Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio. Contrari tutti i componenti dell’opposizione. Come già riportato, Gennaro Colella, Francesco Lettieri e Antonio Chianese si sono assentati. Già da tempo non condividevano le scelte del primo cittadino e del presidente del civico consesso. Una defezione che equivale all’addio alla squadra di governo. Sicuramente da oggi anche Lettieri e Chianese diventeranno “brutti, sporchi e cattivi”. Tutto torna. Nel mondo capovolto gli unici “belli, puliti e buoni” sono Santillo e Massaro.
Mario De Michele
L’INTERVENTO INTEGRALE DI MENA CAPASSO
Sindaco, viste le assenze in aula, non si può non prendere atto che la sua maggioranza va via via sempre più riducendosi. L’unico colpevole è lei che non ha saputo tenere in equilibrio un’amministrazione composta da una sola coalizione con ben 16 consiglieri di maggioranza. Da lei ci aspettiamo un sussulto di dignità e che lei fin da subito rassegni le sue irrevocabili dimissioni. Ormai è chiaro a tutti che la tanto decantata “Fase 2” della sua nuova maggioranza nata dal fallimento politico del progetto iniziale del maggio 2023 riporta la politica ortese a ripercorrere vecchie strade, basta vedere i dominus dei gruppi che reggono le sorti della sua maggioranza e quali sono i metodi che si stanno utilizzando. Partendo dalla revoca del vicesindaco Andrea Villano perché il nostro movimento politico Orta al Centro aveva chiesto ufficialmente la cacciata della ditta italo-ucraina Ge.Fin.Pa. Fino ad arrivare tra febbraio e marzo ad altri tre episodi: la revoca dal CTC Acquedotti di un componente dell’opposizione. L’attacco politico sull’altro gruppo di opposizione con l’ennesimo cambio di casacca di un consigliere. Infine il ridicolo tentativo di riversare la responsabilità della mancata apertura del bocciodromo sul consigliere di opposizione che oggi viene punito con l’azzeramento della Commissione. Dunque: strategia del terrore unita al film “la colpa è sempre degli altri”. Una narrazione all’incontrario nella speranza di prendere per i fondelli i cittadini ortesi. Questi i dogmi della nuova maggioranza nella Fase 2 al fine di ripercorrere vecchie strade. Ultimissimi episodi riportati alle cronache dai media, le aggressioni verbali del Presidente del Consiglio nei confronti della sottoscritta Consigliera Comunale e del referente politico del gruppo Orta al Centro, colpevoli di “passare notizie e foto” ad un giornale ed il successivo sciacallaggio mediatico nei confronti dello stesso giornale da parte di esponenti di maggioranza che qui condanniamo fermamente. Cosa sta accadendo a Orta di Atella? Si respira davvero un brutto clima e si sta riducendo l’agibilità politica. Viviamo mesi di terrore con clima giacobino, caccia alle streghe e con gli oppositori che vengono aggrediti e puniti come eretici da mandare al rogo. Nel vostro gioco al massacro sarà la città a finire stritolata, perché pur di restare al potere per voi tutto diventa lecito. Anche il potere di amministrare con l’arma dell’intimidazione politica nel tentativo di ripercorrere vecchie strade. Noi non ci faremo intimidire e cercheremo di riportare Orta e gli ortesi a percorrere strade nuove con una nuova classe politica più giovane, fresca, pulita e propositiva che possa rappresentare una alternativa credibile al fine di fare di Orta un paese meglio vivibile e dove i giovani possano programmare il loro futuro senza la necessità di scappare via. Pertanto votiamo contro questo bilancio redatto senza prospettive per la città. Esso infatti è solamente un copia e incolla di quello redatto dalla ditta italo-ucraina. Un atto burocratico obbligatorio da sbrigare rapidamente solo al fine di permettervi di restare incollati alla redditizia poltrona.
IL POST DI ANTONINO SANTILLO SUI TCKET MENSA
