Qualche domanda è d’obbligo: gli amministratori locali di Orta di Atella hanno letto il Piano urbanistico comunale che tra martedì 19 settembre (in prima convocazione) e sabato 23 settembre (in seconda battuta) sarà approvato dal civico consesso? Hanno compreso che il Puc azzera gli indici di fabbricabilità? Si sono resi conto che il nuovo strumento urbanistico premia gli speculatori e penalizza i cittadini che non hanno beneficiato del sacco edilizio? Hanno capito che voteranno uno dei provvedimenti amministrativi più iniqui della storia? Purtroppo sì. E le forze politiche di maggioranza sono consapevoli del disastro? Affermativo. C’è di peggio. La spinta a varare tal quale il Puc approvato in giunta dalla commissione straordinaria parte proprio dai partiti. Un clamoroso autogol? Più che altro autolesionismo politico-amministrativo indotto dalla “sindrome commissariale”. Quella patologia che trasforma per buono tutto quello che viene proposto o approvato durante gli scioglimenti dei consigli comunali. Le amministrazioni vanno a casa anzitempo. Arrivano i commissari. E come per magia ogni atto amministrativo riluce come oro al sole. Vale anche per il Puc. Poco prima di completare il mandato la triade commissariale che subentrò all’amministrazione griffata Andrea Villano approvò il documento in giunta. Poi salutò. E disse: c… vostri. Oggi la coalizione guidata da Antonino Santillo si accuccia ai piedi degli allora commissari e senza alcuna modifica migliorativa ratifica in assise il Puc. In buona sostanza è come se il Puc fosse stato redatto e approvato da un commissario ad acta. L’amministrazione Santillo non ha aggiunto una virgola. Anche il Puc, come il dissesto, un “atto dovuto”. E anche stavolta la squadra di governo subisce le decisioni, che gira e rigira colpiscono i cittadini perbene. Un esempio concreto: l’indice di fabbricabilità zero è il regalo più grande che si possa fare a chi ha costruito palazzi e mega ville durante il boom edilizio. Costoro non subiranno conseguenze. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. A pagare il prezzo più alto del nuovo Puc sono tutti i cittadini onesti che non hanno preso parte al sacco della città. I loro terreni non sono più edificabili perché la cubatura è stata “assorbita” dagli immobili abusivi. Che porcata. Avanti così: sono atti dovuti.

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