Giuseppe Massaro

Un’altra archiviazione, l’ennesima, per Mario De Michele. Ancora una volta tra i presentatori della querela per diffamazione a mezzo stampa contro il direttore di Italia Notizie figurava Salvatore Del Prete “Magò”. Ma stavolta al noto tecnico-politico di Orta di Atella si erano affiancati anche il presidente dell’assise Giuseppe Massaro e suo padre Vincenzo. Fin dall’inizio del procedimento gli inquirenti non hanno mai nutrito dubbi sull’innocenza di De Michele, difeso dall’avvocato Mario Griffo. Il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione nei confronti del giornalista ritenendo completamente infondata l’accusa del trio di diffamazione aggravata. Non contenti, Del Prete Magò e Massaro padre e figlio si sono opposti all’archiviazione. La parola è passata al giudice per le indagini preliminari del Tribunale Napoli Nord, che ha fissato per lo scorso 17 aprile l’udienza in camera di consiglio. La vana speranza dei tre accusatori si è infranta di fronte alla sentenza del giudice che in queste ore ha disposto l’archiviazione di De Michele, in merito ad alcuni articoli su Orta di Atella. Il direttore di Italia Notizie dunque non è stato rinviato a giudizio e il processo per diffamazione a mezzo stampa non è iniziato perché, per evidenza delle prove, è stato dichiarato innocente.

Mario De Michele

Lo scorso 24 gennaio il giornalista è stato assolto in un altro procedimento per diffamazione aggravata intentato sempre da Del Prete “Magò”. Il giudice Luigi Montariello ha stabilito che “il fatto non sussiste”. In quell’occasione De Michele, sempre difeso dall’avvocato Griffo, fu subissato di querele riguardanti oltre dieci articoli pubblicati in un arco temporale di circa due anni sul portale web-tv che dirige. Del Prete “Magò”, braccio destro di Massaro, denunciò De Michele per le sue inchieste sul sacco selvaggio della città ortese. Negli articoli venivano ricostruiti minuziosamente gli strettissimi legami politici, affaristici e personali con ex amministratori locali di spicco e con alcuni imprenditori che hanno fatto soldi a palate durante gli anni del cemento. Al termine di un lungo procedimento, nel corso del quale furono acquisiti documenti e testimonianze, il giudice ha assolto il giornalista dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa perché “il fatto non sussiste”.

“Attendevo con fiducia – afferma De Michele – questa sentenza di archiviazione. Ora potrò presentare formale querela-denuncia contro il sig. Salvatore Del Prete per le ipotesi di reato di calunnia e di stalking per le gravi conseguenze che hanno prodotto ai miei danni, sia sul piano professionale e personale, sia sul mio stato di salute, le sue denunce totalmente infondate. Come ho già avuto modo di rimarcare, il sig. Del Prete ha depositato, nel giro di pochi anni, circa venti querele contro il sottoscritto, molte delle quali sono state archiviate senza nemmeno arrivare a giudizio. Un accanimento senza precedenti, finalizzato evidentemente a screditarmi a tutti i livelli. Il tentativo del sig. Del Prete – aggiunge De Michele – è miseramente fallito, ma questa pessima pratica sembra aver attecchito anche negli amministratori locali in carica, come conferma il recente annuncio su Facebook del sindaco di Orta di Atella Antonino Santillo e dello stesso presidente dell’assise Massaro di una querela ai miei danni per presunta diffamazione. Confido pienamente nella giustizia, ma ho deciso di porre un argine a qualsiasi tentativo, pianificato a tavolino, di diffamarmi e calunniarmi, con chiari intenti persecutori. Mi tutelerò puntualmente sia in sede penale che in quella civile contro chi pensa di imbavagliarmi con querele temerarie e destituite di ogni fondamento. Colgo l’occasione – conclude De Michele – di ringraziare ancora una volta l’avvocato Mario Griffo, un professionista straordinario e vero amico, senza il quale non sarei risuscito a resistere a un accanimento così forsennato”.

Michele Apicella

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