Siamo stati troppo veloci. L’interrogazione al sindaco Antonino Santillo sul riequilibrio politico è stata firmata addirittura da tre consiglieri (non da due come riportato nel precedente articolo, clicca qui). Oltre a Nicola Margarita e Antonio Sorvillo anche Antonio Chianese di Orta Democratica (genialata di Ferdinando D’Ambrosio) ha messo all’angolo il primo cittadino sfiduciando di fatto il “proprio” assessore, Annalisa Cinquegrana, eletta nella sua stessa lista, quella promossa dalla fascia tricolore. Per Santillo si apre la fase più difficile del suo mandato. È costretto a dichiarare una crisi politica al buio dalle conseguenze imprevedibili. Ma non può fare altrimenti. È in gioco la sua credibilità personale. Si è fidato troppo del duo Massaro-Del Prete “Magò”. E ora ne paga le conseguenze. Il riassetto in giunta è inevitabile. E la testa della Cinquegrana potrebbe non bastare a ritrovare l’intesa in maggioranza. Santillo è anche vittima di sé stesso. Ha fatto fuori quattro consiglieri, Tiziana Dirasco, Giovanna Migliore, Imma Liguori e Raffaele Lampano, soltanto perché “non allineati”. Una mossa che gli costerà carissimo. Amministrazione al capolinea? È presto per dirlo. Ma stavolta per andare avanti servirà una svolta vera e un organigramma rivoluzionato dalla testa ai piedi. Santillo si è già giocato la carta delle dimissioni farsa. È l’ora delle scelte vere. Il sindaco deve gettare a mare le zavorre che gli hanno impedito di salpare. Oppure tutti a casa. Delle pagliacciate ne hanno tutti le scatole piene.

Mario De Michele

IL DOCUMENTO DEI TRE CONSIGLIERI

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