Su delega del Procuratore della Repubblica di Napoli, i Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Seconda Sezione della Procura della Repubblica, nei confronti di due persone gravemente indiziate, in concorso tra loro, dei reati di induzione indebita a dare o promettere utilità e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Il provvedimento è stato emesso in seguito ad una complessa attività d’indagine, avviata nel mese di ottobre 2020, in base alla quale un Luogotenente della Polizia Municipale del Comune di Ercolano, nell’esercizio delle sue funzioni, avvalendosi della collaborazione di un libero professionista di sua fiducia, avrebbe offerto a privati cittadini prestazioni volte a risolvere o a regolarizzare situazioni di abuso edilizio, in cambio di un corrispettivo in denaro. In particolare, l’attività illecita sarebbe consistita, di volta in volta, nel garantire il dissequestro delle opere abusive ovvero la celere trattazione di pratiche volte alla regolarizzazione di abusi edilizi, nell’assicurare la cessazione delle attività ispettive sui cantieri e nel redigere falsi verbali di sopralluogo. Le persone tratte in arresto sono Francesco Tempesta, Luogotenente della Polizia Locale di Ercolano e Vincenzo Rocco, geometra. «Quanto accaduto non ammette scusanti e non tollereremo che atti del genere restino impuniti. Parallelamente all’inchiesta penale, anche l’amministrazione avvierà un procedimento disciplinare per fare chiarezza sul comportamento del dipendente» dichiara il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, commentando la vicenda. «Il rispetto della legalità – aggiunge Buonajuto – resta un elemento fondante della nostra azione amministrativa e il comando dei vigili anche in questa occasione ha dimostrato dì avere gli anticorpi per isolare chi si è reso protagonista dì presunti comportamenti contrari alla legge. Come già avvenuto in passato, ci costituiremo parte civile a tutela degli interessi patrimoniali, morali e d’immagine del Comune. Ma anche per difendere e tutelare la polizia municipale e tutti quei dipendenti che svolgono con dedizione le proprie mansioni», conclude Buonajuto.

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