Presupposto: quando le imbarcazioni sono in mare, peraltro agitato, bisogna salvare prima le vite delle persone, poi si avvia l’attività di polizia. Ecco, basterebbe questo per comprendere l’origine della tragedia di Cutro: 72 vittime, di cui 28 minori. Come sempre Sergio Costa va al cuore del problema. Il vicepresidente della Camera non ama le speculazioni politiche, meno che mai strumentalizzerebbe un carico di morti che ha scosso l’Italia e il mondo. L’autorevole esponente dei 5 Stelle però non esimersi da analizzare i fatti. E i fatti dicono che invece di privilegiare l’intervento di salvataggio si è proceduto prima alle operazioni di polizia. “Nel naufragio sulle coste crotonesi – rileva giustamente Costa – abbiamo assistito ad un’inversione dei fattori: si è svolta prima l’attività di polizia e solo dopo, quando era troppo tardi, si è tentato di salvare le persone”. Una volontà politica del centrodestra? “Bisogna stabilire quali sono i parametri politici. A mio avviso prima si fa di tutto per salvare i naufraghi, poi si svolge l’attività di polizia”. Un approccio al tema dell’immigrazione, quello di Costa, diametralmente opposto a quello del governo Meloni. E in tutta onestà l’unico possibile quando in gioco c’è la vita di uomini, donne e bambini. Portiamo il vicepresidente della Camera sul terreno politico. L’elezione di Elly Schein alla guida del Pd apre nuovi scenari con la concreta possibilità che dem e pentastellati trovino un’intesa prima in Parlamento e poi nelle competizioni elettorali. Costa è cristallino anche su questo punto: “Se si tratta di fare accordi su questioni programmatiche noi ci siamo. Non siamo disposti invece a fare cartelli elettorali”. Ragionamento che non fa una piega. Anche in Campania quindi ci potrebbero essere le condizioni per un accordo alle prossime regionali. “Soltanto se si mette al centro il programma” risponde risoluto l’ex ministro dell’Ambiente. Che aggiunge: “Se c’è una condivisione di idee su una Sanità vicina al cittadino, sulla tutela del territorio, sul modello di sviluppo della regione e su tante altre cose concrete allora si può siglare un’intesa. I cartelli elettorali – conclude il deputato dei 5 Stelle – non hanno senso”. Sergio Costa non è mai stato interessato alle poltrone. Ma starebbe proprio bene su quella di governatore della Campania. Con lui alla guida di Palazzo Santa Lucia cambierebbero tante cose. In meglio.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A SERGIO COSTA



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