Un incontro per fare il punto sulla ripartenza, in cima il dossier della manovra. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni chiama a Palazzo Chigi i capigruppo dei partiti della maggioranza di Camera e Senato, insieme ai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Presente anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ma non gli altri esponenti dell’esecutivo, a partire dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Non si entrerà nel merito” della legge di Bilancio, l’attesa di più di un partecipante, anche perché si tratta di “un primo incontro”. Che dovrebbe servire a fare il punto sull’attività parlamentare che attende la maggioranza, che potrebbe vedere anche l’avvio del percorso della riforma costituzionale per il premierato. Al vertice tra Giorgia Meloni sono presenti per Fdi Tommaso Foti e Lucio Malan, per la Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, per Forza Italia Paolo Barelli e Licia Ronzulli, Maurizio Lupi per Noi Moderati e Micaela Biancofiore. Il deficit del 2023 potrebbe essere rivisto al rialzo nelle nuove stime della Nadef. Considerando i dati del Superbonus, di cui si dovrà tenere conto, e quelli sull’andamento dell’economia, dal 4,5% del Pil indicato nel Def si potrebbe salire quest’anno – come anticipato da un’analisi di Bloomberg – verso il 5%. “Ci sono stati interventi necessari durante la pandemia, altri interventi necessari per l’aumento dei prezzi dell’energia, ma non possono essere strumenti permamenti da mantenere nel tempo”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in riferimento al Superbonus. “Il Superbonus sarebbe dovuto finire presto, che sia cresciuto con meccanismi un po’ strani l’abbiamo detto noi, lo hanno detto altri”, aggiunge Visco a un incontro dell’Ispi a Milano. Sarebbe però allo studio, secondo fonti parlamentari e governative, una proroga di almeno tre mesi del superbonus al 110% per i condomini per garantire l’agevolazione ai condomini che non avranno terminato i lavori entro fine anno. La proroga, che estenderebbe ai primi tre mesi del 2024 la possibilità di usare l’agevolazione in scadenza quest’anno, sarebbe comunque vincolata al raggiungimento di una certa soglia di avanzamento dei lavori, che potrebbe aggirarsi intorno al 60-70%. Il superbonus, che nel 2023 è sceso al 90%, è rimasto al 110% solo per i condomini che avevano approvato i lavori e presentato la Cila entro novembre del 2022.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui