“Una cosa è certa: non tacerò, parlerò a viso aperto in consiglio comunale, facendo emergere le virtù di tanti componenti della maggioranza e allo stesso tempo la morbosità di qualcuno”. Franco Matacena non ci sta a finire nell’angolo. Combatterà a centro ring. E lo farà scoprendo le carte in aula, quindi pubblicamente, il prossimo 19 giugno, quando approderà in assise il rendiconto 2024. Chiediamo al sindaco di Aversa se ne vedremo delle belle? “Assolutamente sì”, risponde la fascia tricolore. Che aggiunge senza esitazioni: “Chi pensa che cederò ai mezzucci che appartengono ad altre epoche geologiche resterà deluso. Farò un appello ai cittadini di partecipare al consiglio comunale. È giusto che la politica, quella vera, non quella politicante, esca dal Palazzo. Davanti agli aversani dirò come stanno le cose e chi sono coloro i quali perseguono vecchie logiche che mirano a coltivare soltanto i propri orticelli”.

Franco Matacena

Matacena non fa i nomi di chi rema contro, ma il riferimento a Giovanni Innocenti è solare. Il sindaco non accusa nemmeno Aversa Moderata nel suo insieme. Il bersaglio grosso è il presidente del civico consesso. “Dopo aver ascoltato le componenti della maggioranza – osserva il numero uno dell’amministrazione – ho formulato una proposta equilibrata e seria con lo spirito del padre di famiglia, ridistribuendo le deleghe in base ai carichi di lavoro e alle aree di competenza. Non è vero che sono rimasto solo. Soltanto qualcuno, il solito, continua a creare sempre e comunque problemi. Se pensa di fare il sindaco al posto mio, può toglierselo dalla testa. Non mi faccio e non mi farò mai condizionare da nessuno e non accetto ricatti. Andrò avanti per la mia strada e penso che in assise ci saranno delle sorprese. Ma ai manovratori dico una cosa chiara: se si vuole fare il bene della città io mi impegnerò come sempre al massimo, se prevalgono interessi di bottega non ho alcun problema a togliere il disturbo. Gli aversani – dichiara il sindaco – conoscono bene me e gli altri. La mia immagine è immacolata, non so quella degli altri. Ma lo stabiliranno i cittadini”.

Giovanni Innocenti

Sollecitiamo Matacena sui problemi della città, in particolare sul degrado legato al verde pubblico e all’igiene urbana. E lui non si nasconde dietro un dito: “Ci sono forti criticità dovute anche al vecchio capitolato d’appalto, ma sicuramente potevamo e dovevamo fare di più. Se invece di occuparsi dei problemi qualcuno pensa soltanto alle deleghe e ai posti al sole è inevitabile che l’amministrazione non riesce a ingranare la quinta dopo il rodaggio del primo anno. Lo dico con la massima serenità, se ci sono le condizioni per tenere fede agli impegni con elettori e tutti si danno da fare andiamo avanti, altrimenti io non temo e non mi rammarico di tornare a casa. Nel frattempo continuo ad impegnarmi senza secondi fini. Ripeto, sono convinto che prevarranno le virtù di tanti componenti della maggioranza rispetto alla morbosità di qualcuno”.

Il clangore del gong è forte e chiaro. Matacena ha già indossato i guantoni e scalda i muscoli. Innocenti salirà sul ring o deciderà di rinviare il match a dopo le elezioni regionali?

Mario De Michele

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