Alle ore 13.15, 50 auto della polizia, auto civetta e volanti hanno attraversato a sirene spiegate con lampeggianti illuminati e i fari accesi Casal di Principe, il regno di Michele Zagaria. In una di quelle 50 auto, chiuso tra quattro poliziotti e in manette c’era Michele Zagaria, il boss che sembrava imprendibile, del quale non c’era neanche una foto in cui fosse riconoscibile.

Qualche poliziotto suona il clacson, altri hanno il braccio fuori dal finestrino con il segno della vittoria. Passano tra gli sguardi della gente che finge indifferenza. La latitanza di Zagaria e’ finita, il boss sta per essere condotto nelle camere di sicurezza della questura di Napoli.

 

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