La morte di Maria Pia Guariglia, la donna di 70 anni fatta a pezzi dal figlio, Lino Renzi, di 45 anni, a Salerno, potrebbe risalire a due-tre giorni fa. E’ quanto emerso dal primo esame esterno sul cadavere effettuato dal medico legale. Sarà comunque l’autopsia, che è stata disposta dalla Procura di Salerno e sarà eseguita nel pomeriggio di oggi o domani mattina, a stabilire data e cause del decesso. Il figlio della donna, trovato ieri dalla Polizia in stato confusionale sul letto di casa, ha trascorso la sua prima notte nella sezione detenuti dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno, sotto stretta sorveglianza degli agenti della Polizia Penitenziaria.

L’uomo da tempo soffriva di problemi psichici e più volte era stato costretto a ricorrere a ricoveri nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Salerno. Gli agenti della squadra mobile ed i colleghi della Polizia scientifica hanno rinvenuto diversi flaconi di medicinali nell’abitazione, alcuni riversi sul tavolo della cucina. Sui fornelli, invece, l’uomo aveva posto una piastra ed una pentola contenenti resti umani. Nel congelatore del frigorifero gli investigatori hanno rinvenuto anche parte di una piede della vittima. La donna, il cui corpo era riverso nel bagno, tra il water e un mobiletto, presentava varie mutilazioni, soprattutto agli arti, e un colpo al volto ed alla tempia, oltre a varie altre ferite sul corpo.

 

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