Gennaro Salvatore getta la spugna e lascia la guida del gruppo “Caldoro Presidente”. L’esponente del Nuovo Psi resta in carica come consigliere regionale. Ha sortito i primi effetti politici l’inchiesta della Procura di Napoli sul presunto uso improprio dei fondi destinati al “funzionamento dei gruppi consiliari”.

L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco e condotta dal pm Giancarlo Novelli, ha segnato una svolta lo scorso 3 luglio, quando sono stati emessi 57 inviti a comparire nei confronti consiglieri ed ex consiglieri regionali della Campania. Nel mirino degli inquirenti sono finiti fondi per un milione e 600mila euro. Il reato ipotizzato è di peculato. Gli avvisi emessi si riferiscono alle somme di denaro corrisposte nel biennio 2010-2012. Secondo l’ipotesi accusatoria gli indagati si sarebbero appropriati delle somme non utilizzandole per spese legate all’attività istituzionale.

Il recordman dei rimborsi è risultato proprio l’ormai ex capogruppo di “Caldoro Presidente”. Gennaro Salvatore, infatti, ha intascato in due anni oltre 93mila euro. Anche per questo la sua posizione appare quella più a rischio. Non a caso, pur essendo uno dei pochi a non aver ricevuto l’avviso a comparire, Salvatore risulta comunque indagato. E forse proprio per allentare la pressione della magistratura ha deciso di lasciare la carica di capogruppo. Dai primi elementi emersi dall’inchiesta il gruppo “Caldoro Presidente” avrebbe presentato, tra le altre cose, anche rimborsi per l’acquisto di tinture per capelli e giocattoli.

Insomma, spese che non hanno nulla a che vedere con l’attività istituzionale dei gruppi e dei singoli consiglieri. Già da ieri sono stati ascoltati alcuni consiglieri regionali. Gli interrogatori – spiegano fonti giudiziarie – sono necessari all’accertamento delle eventuali responsabilità: ai consiglieri indagati, in assenza di una documentazione sulle spese (l’erogazione dei fondi infatti non prevede la presentazione di ricevute o di qualsiasi “pezza d’appoggio”), verrà chiesto infatti si chiarire come è stato utilizzato il denaro ricevuto. Alla luce dell’ingente somma percepita (oltre 93mila euro) non sarà semplice per Salvatore giustificarne l’utilizzo per fini esclusivamente istituzionali. Spetterà comunque alla magistratura individuare eventuali irregolarità.

Nel frattempo Gennaro Salvatore ha fatto un passo indietro sul piano politico lasciando la guida del gruppo “Caldoro Presidente”. Una decisione concordata probabilmente con il presidente della Regione Stefano Caldoro. Intanto, dal quel frenetico 3 luglio, il clima nell’edificio F13 del Centro direzionale (sede del consiglio regionale) è sempre più teso, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Napoli.

Fin dall’inizio dell’indagine è apparso chiaro a tutti che quelli più a rischio sono i capigruppo consiliari. Non a caso loro saranno interrogati dal pm Novelli, mentre i consiglieri saranno ascoltati dagli uomini della Guardia di Finanza. E non è escluso che dopo gli interrogatori potrebbero scattare misure cautelari proprio nei confronti di alcuni capigruppo.

Mario De Michele

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