Secondo quanto apprende l’Agi da fonti parlamentari della maggioranza Silvio Berlusconi sarebbe intenzionato a non farsi interrogare a palazzo Chigi. L’indagine e’ quella condotta dai Pm di Napoli e riguarda il caso ‘Tarantini’, la presunta estorsione da 500 mila euro ai danni del premier.

L’appuntamento e’ fissato per martedi’ e il Capo dell’esecutivo e’ parte lesa in questa vicenda. Certo, il Cavaliere oggi ha spiegato di non “temere le inchieste”, ma il presidente del Consiglio ad alcuni interlocutori ha riferito di non ritenere credibile l’indagine e di non volersi prestare al gioco ‘politico’ da parte dei Pm di Napoli. Non ho alcuna voglia di incontrare questi signori e di rispondere alle loro domande: e’ quello che in queste ore racconta il Cavaliere a chi gli chiede lumi sulla deposizione che dovrebbe rendere. Inoltre, secondo quanto si apprende, il Cavaliere sarebbe tentato questa volta di andare fino in fondo, di denunciare in ogni sede il continuo ricorso da parte dei Pm alla violazione della sua privacy, alla negazione dei suoi diritti di cittadino, alla continua fuga di notizie dalle procure e di reagire puntando l’indice contro la solita giustizia ad ‘orologeria’ usata per fini politici. Fonti giudiziarie spiegano che nel caso in cui Berlusconi non si presentasse ai pm napoletani potrebbe ‘scattare’ la richiesta di accompagnamento coattivo. A quel punto comunque potrebbe essere investita la Giunta per le Autorizzazioni a procedere, richiesta che potrebbe essere negata.

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