Gli errori ci sono stati e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, ma secondo Costa Crociere sul comandante Francesco Schettino non e’ stata detta tutta la verita’. Anzi. E’ verosimile che possa aver commesso ”errori di giudizio”, e certamente ci sono stati per quanto riguarda la rotta della Concordia. Ma non e’ vero, o quanto meno a Costa Crociere non risulta, che errori siano stati commessi per quanto riguarda i soccorsi.

Cosi’, con uno scatto d’orgoglio che lo ha portato quasi alle lacrime, il presidente e ad di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, ha respinto oggi a Genova le accuse infamanti mosse nei confronti del comandante Schettino. Decine di ”testimonianze interne” giunte a Costa – ha detto – riferiscono esattamente il contrario, e cioe’ che non e’ vero che il capitano abbia abbandonato la nave, e tantomeno che sia fuggito. ”E tutti i membri dell’equipaggio si sono comportati da eroi”, ha sottolineato Foschi. ”Il comandante Schettino e’ con noi dal 2002, prima come ufficiale di macchina, poi come comandante in seconda. E’ diventato comandante nel 2006 e, come prevedono le norme, e’ stato rigorosamente testato per ottenere la qualifica”. Ora si trova in stato di fermo ”con accuse gravi e significative”. Spettera’ all’inchiesta in corso appurare la verita’, ma alla luce di quanto emerso finora ”e’ verosimile” secondo l’ad di Costa ipotizzare che il disastro sia stato innescato da un errore umano. ”L’Azienda dara’ tutto il suo sostegno legale al comandante Schettino – ha detto Foschi – ma l’azienda ha il dovere di tutelare anche i suoi 24mila dipendenti. Non possiamo negare che via sia stato un errore umano”. Questo, pero’, vale solo per quanto riguarda la rotta. Quel passaggio ravvicinato davanti all’isola del Giglio e’ all’ origine del disastro, e quella rotta non era stata ”ne’ approvata ne’ autorizzata da Costa Crociere”. ”Noi passiamo da li’ cento volte l’anno. Ci risulta che in una sola altra occasione una nave Costa sia transitata tanto vicino al Giglio. E’ successo il 9 agosto del 2011, e in quell’occasione ebbe l’autorizzazione sia della Compagnia, sia della Capitaneria di Porto”. Questa volta, invece, il cambiamento di rotta e’ stato disposto da un ”comando nave”. Un comando evidentemente sbagliato, tradottosi in tragedia. Detto questo, pero’, Pierluigi Foschi difende l’operato del comandante nella fase successiva. Da piu’ parti e’ stato accusato di aver abbandonato la nave, di essere fuggito. Un accusa infamante che Pierluigi Foschi si sente di respingere. ”Non abbiamo conoscenze sufficienti per valutare e ricostruire esattamente cosa e’ successo. Ma lasciatemi dire questo: tutti i membri dell’equipaggio si sono comportati da eroi. Hanno agito in situazione notturna su una nave inclinata. Questo non ha consentito di calare regolarmente le lance di salvataggio. Ma, in quella situazione, sono state evacuate 4 mila persone in due ore. Credetemi, non e’ facile”. Puo’ essere vero che il comandante sia stato visto a terra, ”non sono in grado di dirlo”, ha affermato Foschi. ”Ma da testimonianze interne sappiamo per certo che lui e’ rimasto molto a lungo a bordo”. Schettino dunque puo’ essere stato visto a terra. Se e’ cosi’, non lo ha fatto certo per fuggire, ma per per verificare da terra la posizione della nave, per poi far subito ritorno a bordo. Foschi al riguardo non e’ entrato nei dettagli. ”C’e’ un’inchiesta in corso”. ”Ma sarebbe ingiusto dire che vi sono stati una serie di errori. Anzi, tutti i membri dell’equipaggio, tutti indistintamente, si sono comportati da eroi”.

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