«Eravamo stati su quei terreni il 30 giugno scorso per la tappa “l’impegno da buoni frutti. Innanzitutto il bene”. L’atto vandalico che ha gravemente danneggiato raccolto e impianti è l’ennesima dimostrazione della vigliaccheria e codardia di quanti ancora provano a ostacolare il cammino che porta alle Terre di Don Peppe Diana.

Ma non ci fermeranno» lo affermano i responsabili del Comitato Don Peppe Diana e Libera coordinamento di Caserta, le organizzazioni che promuovono il Festival dell’Impegno Civile, la prima manifestazione italiana interamente realizzata sui beni confiscati, che proprio a Teano si era fermata per la sua ventesima tappa, lì dove nella notte tra venerdì e sabato sono stati vandalizzati i campi di pesche e mele confiscati ai Magliulo e oggi gestiti dalla cooperativa “Le terre di Don Peppe Diana” «Purtroppo già l’anno scorso si verificarono incendi dolosi sui campi di grano di Piagnataro gestiti sempre dalla cooperativa. Oltre al pesante danno arrecato, fa male quanto avvenuto la scorsa notte pensando all’impegno e alla fatica spesi non solo dai ragazzi della cooperativa ma anche dalle associazioni di Teano, come Mille scopi più uno, che proprio da quei terreni avevano voluto far partire la bellissima e partecipata giornata del Festival. Quanti hanno realizzato quest’atto ignobile» concludono gli organizzatori del Festival «devono sentire il peso della vergogna e della solitudine, sappiano però che ormai non ci fanno più paura. Saremo vicini alla cooperativa e alle associazioni di Teano, andranno avanti i processi di economia sociale che su tutte le Terre di Don Peppe Diana si stanno realizzando e che sono il vero antidoto all’economia criminale, andrà avanti il Festival che, dopo la straordinaria tappa di ieri al campo rom di Caivano, oggi è a Caserta, venerdì a San Cipriano, sabato a Casal di Principe e ad Avellino e presto tornerà ancora a Teano».

 

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