NAPOLI – “Il Consiglio regionale della Campania e la Regione stessa costituiscono un esempio positivo, avendo intrapreso un percorso di rigore, che ha portato a tagliare di 21 milioni di euro i costi della politica. L’inchiesta della Guardia di Finanzia ci trova tranquilli e disponibili a collaborare con magistratura e forze dell’ordine per far luce su punti non perfettamente chiari, semmai ce ne fossero”.

Così il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano.

“In due anni – sottolinea il presidente del Consiglio regionale della Campania – il nostro bilancio è passato da 83.754.000 del 2010 a 69.951.000 del 2011. Per l’anno in corso sono stati stanziati 72 milioni, ma contiamo di restare sotto la soglia dei 70, pesando per 12 euro sulle tasche dei contribuenti campani. Le spese per il funzionamento dei Gruppi consiliari rientrano in un’ottica di rigore: circa un milione di euro all’anno suddivisi per nove gruppi, secondo il numero dei componenti. Nonostante si tratti di una cifra equa in un momento in cui la trasparenza è uno dei migliori antidoti all’antipolitica, stiamo lavorando ad una legge che rafforzi una più chiara regolamentazione della materia”. Romano elenca altri tagli decisi di recente: “Abbiamo cancellato i gruppi costituiti da un solo consigliere, abolito tutte le auto blu, tranne per il Presidente della Giunta ed il Presidente del Consiglio, non abbiamo speso un euro di consulenze ed abbiamo in bilancio 49 mila euro per spese di rappresentanza. E’ notizia di ieri – conclude – la rescissione del contratto di locazione di alcuni locali al Centro direzionale che ci consente un ulteriore risparmio di oltre un milione di euro”.

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