di Rocco Sessa

Otto operatori umanitari e una missionaria laica del Movimento dei Focolari che erano rimasti bloccati a Gaza sono gli ultimi cosiddetti “internazionali” a lasciarsi alle spalle l’orrore della guerra. Tra i pochissimi stranieri rimasti a Gaza c’è l’attivista e fotoreporter italiana Rosa Schiano che ha deciso invece, di restare per raccontare al mondo ciò che succede nella martoriata Striscia costiera.

Ormai Gaza è a tutti gli effetti una zona di guerra, si cerca di fare evacuare tutti gli stranieri, si ritiene troppo pericoloso rimanere, sia per gli attivisti che per gli operatori dell’informazione. Da giorni sono in corso delicate operazioni, per fare in modo che anche gli ultimi italiani lascino Gaza. Nelle ultime ore, quando le condizioni di sicurezza lo hanno consentito, rende noto la Farnesina, sono stati evacuati altri 9 cooperanti italiani. Resta Rosa Schiano che si rifiuta di partire e rimane a Gaza. Rimane per continuare a raccontare la guerra attraverso i suoi reportage fotografici e  la diffusione di informazioni sull’evolversi dell’escalation.

Rosa è nata a Napoli, ha studiato all’Orientale e si è perfezionata in lingue al Grenoble, da anni, come attivista, svolge un lavoro di documentazione e di protezione dei civili; in tempo di “pace”, accompagna i contadini palestinesi nei campi per evitare, che vengono colpiti dalle pallottole isreliane mentre cercano di coltivare la terra o i pescatori palestinesi nelle acque territoriali per permettere loro di pescare. Ma con l’intensificazione del conflitto il suo contributo di informazione e documentazione è divenuto ancora più prezioso. Molte delle notizie e delle foto che vengono dalla Striscia di Gaza in queste le ha scattate Rosa Schiano. “Ho foto, tante foto  a quei piccoli corpi, – spiega Rosa dopo l’ultimo bombardamento costato la vita a 11 persone tra cui sette bambini – ma devo trovare la forza per pubblicarle”.

Comunica con i social network, qualcuno la incoraggia “ti siamo vicini” altri la invitano a tornare, “Rosa, qui a Napoli siamo tutti molto in pensiero per te. – si legge in uno degli ultimi messaggi – Non capisco tu cosa faccia ancora a Gaza. Perché non pensi di tornare in Italia e poi ritornare magari  quando questa bufera sarà passata?”. Dopo la decisione di pubblicare le foto dei bimbi morti all’ospedale di Shifa, Facebook ha bloccato per 24 ore il suo account personale. E la stessa Schiano a riferirlo ad una agenzia di stampa: “Ho caricato quelle foto sul mio sito e sulla mia pagina Facebook, ma sono stata bloccata dal social network. Meno male che il mio sito invece funziona”. Sito che, si ricorda, è ilblogdioliva.blogspot.it. La situazione, racconta Schiano, non è mutata di un millimetro: “Gli attacchi sono continuati tutta la notte e proseguiti anche la mattina. Qui di tregua non c’è traccia – conclude, mentre sta tornando all’ospedale – ci sono stati alcuni feriti nel campo di Jabalia”. Con tutti i mezzi Rosa, la sola italiana rimasta a Gaza continua a raccontare la guerra, “Droni in cielo, ambulanze corrono, la marina militare israeliana bombarda”, e ancora, “Gaza è divisa in due…Ora non possiamo raggiungere Khan Younis né Rafah”.

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