Ieri è stato notificato al sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana, il verbale di convalida di chiusura dell’isola ecologica. Da questo documento si evince l’iscrizione nel registro degli indagati dei rappresentanti legali dei soggetti gestori del centro: lo stesso sindaco Dell’Aversana e Luigi Barbato, rappresentante legale della ditta Barbato Holding, addetta anche alla raccolta dei rifiuti nel territorio comunale. Nel verbale notificato al sindaco sono contenuti tutti i lavori di adeguamento prescritti affinché la struttura possa essere riaperta.

“Ci tengo a precisare che la mia iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto della magistratura. Sono assolutamente tranquillo e sereno perché ho agito nel rispetto delle regole e sono sicuro che la giustizia farà il suo corso nel più breve tempo possibile, dimostrando al più presto la correttezza del mio operato”. Queste le parole del primo cittadino santarpinese, raggiunto da Campania Notizie. Il sindaco ha tenuto inoltre a sottolineare che all’epoca dell’espletamento del bando di gara, a metà del febbraio scorso, nel capitolato era previsto che la ditta vincitrice avrebbe dovuto prevedere a smaltire i rifiuti all’interno del centro e ad effettuare i lavori di adeguamento in rispetto alle norme ambientali vigenti. Ed è proprio per dare la possibilità alla Barbato Holding, ditta che si è poi aggiudicata l’appalto, le operazioni all’interno del sito che con ordinanza sindacale il centro era già stato chiuso circa un mese prima dell’ispezione dei carabinieri. Infine Dell’Aversana conclude dicendo che nonostante la chiusura del centro, gli ingombranti non hanno costituito particolari problemi per la città di Sant’Arpino perché è stata cambiata la modalità dei lavori: non essendoci la possibilità di conferimento nel centro, si è provveduto alla raccolta porta a porta come con le altre categorie di rifiuti.

Luigi Viglione

 

 

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