CASERTA – Nuovo colpo al clan dei Casalesi nel casertano. Il Gico di Napoli insieme allo Scico di Roma e al nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 800 milioni di euro nei confronti di un imprenditore edile casertano legato al clan dei Casalesi.

Le indagini hanno mostrato che l’uomo aveva intestato a numerosi prestanome un patrimonio in immobili, auto e societa’ edili ed immobiliari. L’imprenditore al quale sono stati sequestrati beni per 800 mln di euro e’ Angelo Simeoli, coinvolto nell’indagine della Guardia di finanza che il 23 febbraio scorso porto’ all’arresto di 14 persone accusate a vario titolo di aver agito nell’interesse dei gruppi Zagaria e Bidognetti dei Casalesi e delle famiglie camorristiche Nuvoletta e Polverino di Marano, nel napoletano. Tra di loro c’era anche l’ex sindaco di Casaluce, Proto Fedele. L’imprenditore Angelo Simeoli, pur non essendo un affiliato al clan, e’ ritenuto contiguo a esponenti malavitosi del gruppo Polverino alleato dei Nuvoletta.

Il tesoro della camorra e’ frutto di 30 anni di riciclaggio e la complessa indagine e’ stata condotta dalla Guardia di Finanza, che ha eseguito questa mattina il provvedimento di sequestro preventivo e l’ordinanza di custodia cautelare di oltre 600 pagine firmati dal gip Pietro Carola. Angelo Simeoli, detto ‘bastone’, il cui ruolo e’ definiti da alcuni collaboratori di giustizia, ha coinvolto numerosi prestanome, anche di nazionalita’ non italiana, nello spostamento di ingenti somme di denaro soprattutto attraverso la creazione di societa’ immobiliari e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Al centro della sua ‘rete’, la srl Antica Roma nella quale confluiscono una finanziaria svizzera amministrata da un suo fedelissimo, Walter Hagen, due societa’ immobiliari e una di costruzioni del napoletano e una con sede a Roma amministrata da cun cittadino svizzero, Valerio Casellini. Gico di Napoli, Scico di Roma e Nucleo di polizia tributaria di Caserta hanno messo i sigilli a ristoranti e ville nel napoletano; un parcheggio a Napoli in via Aniello Falcone (la societa’ di costruzione aveva firmato il ‘patto anticlan’); il centro residenziale Domitia Village, a lago Patria, 181 unita’ immobiliari ancora in costruzione; terreni e alberghi.

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