L’arresto avvenuto ieri sera in Spagna, del boss Giuseppe Polverino rappresenta solo l’ultima vittoria dello Stato contro la cosca di Marano. Infatti, negli ultimi due anni tra sequestri di ingenti carichi di droga e arresti la banda attiva a Marano e a Quarto che controlla i propri affari anche in altre zone della campania e di tutta Italia ha subito duri colpi dalla magistratura e dalle forze dell’ordine.

Ad esempio, nell’arco di tempo che va dal 2009 al 2010 sono state sequestrate circa 7 tonnellate di hashish. In questo arco temporale circa 20 trafficanti sono stati arrestati. La droga viaggiava a bordo dei tir attraversando la Spagna e la Francia per poi arrivare a Marano. Un duro colpo viene assestato alla cosca capeggiata da Polverino con l’arresto di Domenico Verde di 43 anni, latitante da 10 anni e ritenuto uno dei piu’ importanti broker nell’ambito del traffico di hashish. Dieci mesi fa altro duro colpo con l’arresto di 39 affiliati al clan. Poi, il sequestro di beni, oltre un miliardo di euro, l’immenso tesoro amministrato dal camorrista arrestato ieri sera in Spagna. A luglio dello scorso anno tocca a uno dei piu’ fedeli di Polverino, Salvatore Cammarota mentre in Olanda viene arrestato Raffaele Vallefuoco, e il 15 settembre un altro capozona, Liccardi. Il 16 gennaio di quest’anno nel padovano e’ stato arrestato Nicola Imbriani. Poi, un mese e mezzo di silenzio e le manette sono scattate anche per Polverino ”O Barone’.

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