Non e’ possibile che una societa’ di calcio di serie A, oggi una vera e propria azienda di capitale, venga lasciata senza guida per un automatismo scritto in norme obsolete e che potevano riguardare il calcio dei mecenati. Se il presidente del Coni Gianni Petrucci sbotta con un clamoroso ‘basta’ all’arroganza del calcio di serie A e al suo ”doping legale” – e vorrebbe seppellire Calciopoli ed evitare che qualcuno chieda ai giudici civili di stabilire rimborsi milionari per gli scudetti tolti e assegnati dalla giustizia sportiva e comunque la continua minaccia di ricorrere in tribunale – le societa’ chiedono di ammodernare norme e regolamenti. Il Consiglio di Lega ha approvato oggi con sette voti favorevoli, e l’astensione dell’amministratore delegato dell’ Inter Ernesto Paolillo (”rispettiamo le norme ma siamo favorevoli a cambiarle”, piu’ o meno il concetto), una delibera che chiede al prossimo Consiglio federale – con l’auspicio che sia convocato al piu’ presto – la modifica dell’articolo 22 delle Noif (Norme organizzative interne della Federcalcio), con la revisione del comma 1, soppressione del 3 e revisione del 2. In pratica si chiede che la decadenza automatica dalle cariche societarie si abbia solo con una sentenza di condanna definitiva, anziche’ in primo grado come e’ avvenuto ora per Claudio Lotito, presidente della Lazio, e Sandro Mencucci e Andrea Della Valle della Fiorentina. Le norme dovrebbero essere riscritte in modo che le sanzioni non si applichino in ogni caso a soggetti gia’ sanzionati da organi sportivi. Infine resta da chiarire cosa debba accadere nel caso non si arrivi alla assoluzione (che prevede il reintegro nelle cariche) ma che il processo si arresti con la prescrizione. ”I dirigenti delle societa’ di calcio di serie A – spiega il presidente Maurizio Beretta – hanno impegni e responsabilita’ economiche pari a quegli degli amministratori di grandi aziende e quindi debbono essere trattati come gli amministratori di altri settori economici”. Insomma, si tratta di incongruenze da correggere velocemente. I presenti nel Consiglio – mancavano De Laurentiis (Napoli), Pozzo (Udinese) e Zamparini (Palermo) – hanno poi espresso apprezzamento per la proposta fatta ieri dal presidente della Juventus Andrea Agnelli per un tavolo ”della pace” che chiuda Calciopoli, esigenza sentitissima per esempio da Tommaso Ghirardi (Parma). Chi dovrebbe parteciparvi? ”Non ce ne siamo occupati, c’e’ solo un’adesione in termini generali”, risponde Beretta, che non vuole neanche commentare il ”doping legale” denunciato da Petrucci. ”Ci dobbiamo concentrare sulle cose da fare – dice – e quanto piu’ correggiamo argomenti contestati, come oggi l’art. 22 delle Noif, tanto piu’ eviteremo i rischi di ricorsi alla magistratura ordinaria”. Mentre il tavolo che gia’ esiste e che Beretta vuole rimettere in funzione e’ quello di Palazzo Chigi. All’insegna dell’ironia la replica di Petrucci: ”Nel giorno in cui tanti esponenti del calcio italiano cercano di trovare soluzioni per chiudere col passato e costruire un futuro migliore, per la Lega di Serie A l’unico problema urgente e’ rappresentato dalla modifica dell’articolo 22 delle Noif…”. ”Comunque – aggiunge – ne prendo atto e, quando l’argomento arrivera’ alla Giunta del Coni per la definitiva approvazione, faremo le nostre opportune valutazioni” Col nuovo governo e col nuovo ministro dello Sport Piero Gnudi – e’ stato chiesto a Beretta – c’e’ la possibilita’ che non si blocchi il lavoro fatto finora per gli stadi e la legge 91? ”E’ presto per rispondere nel merito – osserva il presidente della Lega di A, che ieri ha inviato le felicitazioni al neo ministro – ma credo si possa riprendere il percorso gia’ avviato per un futuro migliore del calcio italiano, importante anche per il sistema Paese”. Insomma, tempesta in un bicchier d’acqua tra Coni, Figc e Lega Calcio e tutto prontamente riportato a un clima sereno di confronto e discussione? I presidenti stasera ci credono e si aspettano un pronto riscontro alle loro richieste. Sarebbe funzionale – dicono – anche a seppellire Calciopoli e il ”doping legale”. Si vedra’.

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