La recessione e la crisi del debito si ripercuotono pesantemente sulla campagna acquisti nella Liga spagnola, dove anche il Barcellona e il Real Madrid, catalizzatori del mercato nelle ultime stagioni, hanno ridotto al minimo gli investimenti. Alla vigilia del fischio d’inizio il campionato spagnolo fa i conti.

I 14 milioni di euro pagati dal club blaugrana al Valencia per l’acquisto di Jordi Alba rappresentano il maggiore esborso dell’attuale stagione, in cui 8 squadre di prima divisione, fra le quali il Deportivo, l’Espanyol, il Real Madrid, il Malaga, il Mallorca, l’Osasuna, il Rayo Vallecano e Valladolid, non hanno finora effettuato nessun acquisto. Complessivamente le squadre spagnole hanno speso, nella campagna acquisti che si chiudera’ il prossimo 31 agosto, 63,8 milioni di euro, secondo i dati pubblicati da El Pais. Briciole rispetto ai 470 milioni investiti in ingaggi nel 2009, con l’acquisto di calciatori come Cristiano Ronaldo, Benzema, Xabi Alonso, da parte del Real Madrid; ai 262 milioni spesi nel 2010 o ai 350 investiti nel 2011. Ma anche in comparazione alla Serie A italiana, dove finora sono stati spesi 281 milioni in acquisti per la prossima stagione, e alla Ligue 1 francese, che ha investito 198 milioni. Il Real Madrid, che lo scorso anno spese 55 milioni, a meno di 2 settimane dalla chiusura del mercato ha sborsato solo 1,5 milioni nell’ingaggio di Borja Garcia, centrocampista del Cordoba, per Castilla. I club spagnoli hanno un debito stimato intorno a 800 milioni di euro con l’erario pubblico e la previdenza sociale, che dovranno saldare entro il 2020.

 

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