Camerieri e manovali le professioni piu’ ‘etnicizzate’. E’ quanto emerge dell’indagine annuale sulla domanda di lavoro immigrato per il 2012, segnalato dalle imprese italiane dell’industria e dei servizi, rilevato attraverso il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Una netta preferenza delle impresa verso i lavoratori immigrati si registra soprattutto nella ristorazione.

Il rapporto tra immigrati e italiani, nel campo degli addetti all’immissione di dati, del personale non qualificato nei servizi di ristorazione, degli addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione di cibi e per i montatori di manufatti prefabbricati e di preformati, supera il 75%. Prossimi al 50%, o comunque superiori al 40, si collocano i manovali e simili (48,5%), i pittori, stuccatori, laccatori e decoratori (48,2%), i conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in plastica (46,6%) e gli operai addetti alle macchine confezionatrici di prodotti industriali (41,7%). Al disotto della soglia del 40% rispetto ai colleghi italiani, anche se prossimi, appaiono invece professioni ritenute generalmente di piu’ facile appannaggio di personale straniero: addetti all’assistenza personale (39,3%), personale qualificato nei servizi sanitari e sociali (38,9%), idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (38,6%) e infine cuochi in alberghi e ristoranti (35,2%).

 

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