L’Italia è proprio un paese di merda. Qui da noi accadono davvero cose turche. Ti può capitare, ad esempio, di “comprarti” in buona fede un giudice (lodo Mondadori) o un testimone (caso Mills) che subito scatta l’inchiesta di quel manipolo di toghe rosse, che come un cancro si sono infiltrate nella magistratura.

Oppure che sei monopolista abusivo delle frequenze tv nazionali, toh, neanche il tempo (una quarantina d’anni) di produrre e mettere in onda trasmissioni di altissimo livello culturale, basti citare “Uomini e donne” o “La fattoria”, e parte un’altra inchiesta dei pm bolscevichi. O peggio ancora, e questo è davvero il colmo, ti può anche accadere che ricopri una carica istituzionale, peraltro neanche la prima, e una sera sì e l’altra pure la trascorri nella dolce compagnia di ingenue escort (minorenni o no che conta), che esportano il made in Italy in tutto il mondo, e zac! l’inesorabile mannaia dei khmer rossi della magistratura ti colpisce nel tentativo di frenare qualsiasi nobile sentimento d’amore.

Come non dare ragione al nostro presidente del Consiglio: l’Italia è proprio un paese di merda.

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