É on line l’interrogazione a risposta scritta n. 4/06447 richiesta da FdI-An di Pignataro Maggiore, attraverso l’ex sindaco Giorgio Magliocca, all’On.le Edmondo Cirelli (presentata nella seduta n. 311 del 16/10/2014).
“Come al solito FdI-An – spiegano i militanti di Pignataro Maggiore -, si é distinta nella vertenza occupazionale facendo fatti concreti, piuttosto di fare chiacchere al vento. La richiesta presentata dall’On. Cirielli, non solo consentirà di ottenere l’apertura di un tavolo di trattativa al Ministero dello Sviluppo Economico, ma traccia già una serie di punti da percorrere all’incontro tra Aziende e Ministero, mettendo in evidenza i fatti reali che stanno dietro le decisioni dei management aziendali di ridurre la forza lavoro, a discapito degli operai, delle loro famiglie e dei territori su cui queste insistono. FdI-AN continuerà a seguire le vertenza dei lavoratori, cercando, di volta in volta, di garantire solidarietà fattiva e concreta, senza strumentalizzazioni e chiacchiere a vuoto”.
“CIRIELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
— Per sapere –
premesso che: a Pignataro Maggiore, comune in provincia di Caserta, insiste una delle più importanti aree di sviluppo industriale della Campania oggetto, negli ultimi anni, di ingenti e importanti finanziamenti pubblici tesi alla sua infrastrutturazione e ammodernamento;
a causa della già nota e grave crisi economica che attanaglia il territorio nazionale in particolare il Sud, si è dovuto assistere, nell’ultimo decennio, alla chiusura di alcuni importanti stabilimenti dell’area in questione come quelli dell’Arte Seta Alois srl, Chimica Fiore srl, Silia spa, Tinto Sud srl e Plastamp srl, gettando nella disperazione economica e sociale migliaia di operai e di famiglie;
nelle ultime settimane, altre due importanti realtà industriali di Pignataro Maggiore, la Nuroll spa e la Prysmian spa, hanno annunciato la necessità di provvedere alla riduzione del personale per poter far fronte alla crisi economica del momento;
in particolare, la Nuroll avrebbe già attivato le procedure per il licenziamento di 25 operai, mentre la Prysmian ha annunciato che a gennaio 2015, a conclusione del contratto di solidarietà, procederà al licenziamento di 48 addetti alla produzione e di 3 impiegati;
i sindacati provinciali e la rappresentanza sindacale unitaria hanno, però, pubblicamente denunciato che le decisioni delle proprietà di ridurre il numero del personale non rispondono alla necessità di far fronte alla crisi della domanda e della produzione in genere, ma sarebbero dettate da errate strategie aziendali che vorrebbero implementare stabilimenti presenti in territorio ultra nazionale ed europeo, laddove il costo della manodopera è inferiore a quello italiano;
le citate aziende hanno ricevuto nel tempo finanziamenti pubblici per l’ammodernamento dell’impiantistica e degli stabilimenti;
gli operai delle citate aziende, unitamente a quelli dell’azienda Jabil di Marcianise, dove addirittura oltre 250 maestranze rischiano di perdere il posto di lavoro, come già denunciato dall’interrogante con l’atto di sindacato ispettivo n. 4-03628, da giorni sono in stato di agitazione avendo bloccato finanche la stazione ferroviaria di Caserta e continuando in scioperi e manifestazioni di piazze –:
se i Ministri siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità e l’urgenza degli stessi, quali iniziative ritengano opportuno adottare per assicurare l’apertura di un tavolo istituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico al fine di affrontare concretamente, unitamente ai rappresentanti dei lavoratori e alle aziende, i nodi denunciati dai sindacati e per evitare che migliaia di famiglie perdano il posto di lavoro“.