Con l’inaugurazione del Sedile di San Luigi ad Aversa, ha preso il via stamane il “Jommelli/Cimarosa Festival”. «Oggi è un giorno di festa per la nostra città – ha dichiarato il Sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco – il recupero del sedile di San Luigi rappresenta un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale di una intera comunità. Piazza San Domenico, con l’insediamento prossimo degli uffici del tribunale e la sede del giudice di pace, insieme a questo intervento, splende finalmente di nuova luce, recuperando la giusta dignità». Il Sedile è l’unico sopravvissuto dei quattro che si trovavano ad Aversa in età medievale ed è il più antico tra i tredici sopravvissuti in Italia. I sedili o seggi nobiliari erano una antica istituzione dell’alto Medioevo tipica dell’Italia meridionale. «Il “Jommelli/Cimarosa Festival” – ha proseguito Sagliocco – non vuole essere una semplice rassegna musicale per celebrare due dei figli più illustri della città di Aversa. Persegue un obiettivo ben più alto: dobbiamo riappropriarci dei nostri simboli, spesso trafugati, per candidarci a città ospitale di arte e cultura. E non penso solo ai luoghi ma anche alle tradizioni e ai prodotti tipici. Tutto questo può avvenire solo costruendo una rete di relazioni e partnership come quelle con la fondazione Teatro San Carlo e Pietà de’ turchini o con la Seconda università degli studi di Napoli. Costruire dunque una rete per raccogliere e vincere la sfida di Aversa città di turismo». Oltre al Sindaco Sagliocco, erano presenti il maestro Gerardo Di Lella, direttore artistico della manifestazione, Elisabetta Garzo presidente del tribunale Napoli Nord, Don Ernesto Rascato, parroco della chiesa di San Lorenzo nonché responsabile diocesano per la Campania dei beni culturali ecclesiastici, Don Clemente Petrillo, parroco del duomo di San Paolo, la professoressa Giuliana Andreozzi, ed ancora autorità militari, ed il mondo associazionistico locale. Un momento anche per degustare prodotti tipici del luogo come i dolci di origine conventuali come la polacca e la pietra di San Girolamo. Lo “scarpariello”, un sugo con cui si condisce la pasta, la cui storia risale al 1600 nel quartiere spagnolo di Aversa, ideato dalle mogli dei calzolai, un piatto che nasce povero con ingredienti quali strutto, concentrato di pomodoro, peperoncino e formaggio. Non poteva mancare la mozzarella aversana. Prossimo appuntamento con il festival lunedì 17 novembre alle ore 20, presso la chiesa di San Lorenzo ad Aversa concerto “Jommelli & Cimarosa Day”, omaggio dei maestri aversani.
Andrea Coluzzi