Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. La celebre frase di Agatha Christie calza a pennello su Franco De Michele. Al chiacchiericcio sulla sua candidatura alle regionali si sono susseguiti una serie di elementi concreti. Di prove appunto. La prima: il “divorzio” da Stefano Graziano. La seconda: la nascita della componente dei Giovani turchi in Terra di Lavoro. La terza: la raccolta firme per proporre il nome del capogruppo Pd al comune di Caserta nella lista del partito alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamentino campano. Se aggiungiamo un quarto indizio, cioè la pagina Fb di “politico” che si affianca al profilo personale, ecco che ci sono tutti i tasselli per comporre il puzzle della candidatura di De Michele alle regionali. Del resto lui stesso lo aveva fatto capire, già molto tempo fa, durante una video-intervista a Campania Notizie. Ma oggi, che i tempi sono maturi, lo dice esplicitamente. E parla già da candidato in pectore. “C’è qualcuno che non ha ancora capito – dice ai nostri microfoni – che ho dato la mia disponibilità a correre alle elezioni perché faccio parte di una squadra, di un gruppo, che rivendica un ruolo politico e di rappresentanza per la città capoluogo”. Con la costituzione in provincia di Caserta dell’area “Rifare l’Italia”, De Michele si sente più forte. La componente dei Giovani turchi è guidata dalla senatrice Rosaria Capacchione. E comprende amministratori locali l’assessore Attilio Guida e i consiglieri comunali Enrico Tresca e Raffaella Zagaria, ma anche esponenti politici come Arturo Di Palo. A livello locale ha già messo radici, per citare solo alcuni Comuni, a Casapesenna, Casagiove, Gricignano e Orta di Atella. “Attorno al nostro progetto – osserva il capogruppo Pd – c’è un grande interesse. L’impegno in prima linea della senatrice Capacchione ha creato entusiasmo e voglia di rimboccarsi le maniche per rifare Caserta e rifare la Campania”. Sorride quando gli chiediamo: ormai nel Pd casertano succedono cose turche, lei che è di estrazione democristiana è tra i “padri” dei Giovani turchi. “In effetti succedono cose turche”, risponde De Michele accentando lo scherzo. Non è uno scherzo invece la sua candidatura alle regionali. Almeno lui ci crede. E farà di tutto per ottenerla. Già ci sono molti indizi. Anzi le prove.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A FRANCO DE MICHELE