Infrazione Ue, ecoballe, analisi dello stato dell’arte alla luce dei dati positivi del 2014. Questi gli argomenti trattati dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e dal governatore della Campania Stefano Caldoro in una riunione sui rifiuti al dicastero di via Cristoforo Colombo. “Abbiamo dei dati molto positivi – dice Caldoro a margine dell’incontro lasciando il ministero – un dato straordinario (??? ndr) e’ che la Campania nel 2014 e’ oltre il 50% di differenziata: e’ la prima regione al sud; abbiamo superato molte regioni italiane come Toscana e Liguria. Questo – continua il governatore – e’ un elemento molto positivo considerando ancora il gravissimo problema di Napoli che è ancora al 20%, altrimenti saremmo forse al 55%” di differenziata”. Dati positivi che fanno ben sperare Caldoro, il quale però ricorda come “il problema” sia precedente “alla nostra gestione”: ora, rispetto all’infrazione Ue, “siamo in una situazione molto difficile” perché l’Europa non è che cancella la procedura da un giorno all’altro ma “siamo fiduciosi”. Il punto e’ che in quest’ottica “c’è una responsabilità: la regione e’ l’ente di programmazione però non ha poteri diretti che sono degli enti locali”. Caldoro insieme con l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, che ha accompagnato il governatore, annunciano poi che “il 3 marzo la Campania sarà premiata da Federambiente e Legambiente nella sezione pubblica amministrazione perché è l’unica regione italiana che ha il piano regionale per la prevenzione e riduzione dei rifiuti”; piano finanziato “con 30 milioni di euro che vanno direttamente ai comuni per attuare le misure di riduzione a monte della produzione dei rifiuti. Per noi – concludono i due – saranno 280 mila tonnellate in meno ogni anno quando il piano sarà a regime”.