“La strada della vergogna” è il titolo del j’accuse alla Provincia contenuto in un manifesto firmato da Casapesenna in Positivo, Casapesenna “Gruppo Nuovo” e Partito Democratico. Oggetto la variante, per anni trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto senza che le istituzioni deputate muovessero un dito. Oggi, quella strada torna al centro del dibattito politica per la sua pericolosità. Troppe le persone che hanno pagato con la vita. Dopo l’ultimo incidente, avvenuto lo scorso 12 febbraio, il sindaco Marcello De Rosa non esitò a definire l’arteria una “strada della morte”. “A nostro avviso – scrivono i tre gruppi – la Provincia di Caserta si è resa responsabile di numerose inadempienze, quali la mancata manutenzione della strada, la mancata realizzazione di apposita segnaletica orizzontale e verticale. Considerata la pericolosità della strada, onde evitare altre vittime innocenti”. Inadempienze a cui il presidente Zinzi dovrebbe immediatamente porre rimedio predisponendo: “sistemi di rallentamento della velocità costituti da bande trasversali ad effetto ottico, acustico e vibratorio in prossimità del centro abitato e degli incroci, quali il cimitero, il campo sportivo e la zona PIP; dissuasori di velocità verticali digitali; pubblica illuminazione lungo il tratto stradale; Segnaletica verticale con indicazione dei limiti di velocità; interventi periodici di decespugliamento ai bordi della carreggiata della strada al fine di ripristinare la visibilità”. Questi interventi: “risultano essere urgenti ed improrogabili – continua il manifesto -per garantire la sicurezza stradale. Ci auguriamo che l’intervento della Provincia di Caserta non si limiti solo alla realizzazione delle strisce continue e tratteggiate per separare la carreggiata, avvenuto dopo il sollecito dell’amministrazione comunale, perché ciò significherebbe offendere l’intelligenza di un’intera comunità, che già ha pagato un prezzo elevato in termini di immagine e di vittime innocenti”.