“Domani al termine dell’informativa” alla Camera, “rassegnerò le dimissioni”. Lo ha detto il ministro Maurizio Lupi durante la registrazione di Porta a Porta. “Per me la politica non è un mestiere ma passione. E’ poter servire il proprio Stato. Non ho perso né l’onore né la passione”, ha aggiunto Lupi.
Lupi definisce le dimissioni “la decisione migliore” anche perché siccome “ho fatto insieme a Renzi una legge che si chiama Sblocca Italia” non “è possibile continuare il proprio mestiere” se ci sono delle ombre. “Credo che forse un mio gesto – che non vuol dire ritirarmi alla politica, perché non c’è bisogno di una poltrona per fare politica – questa mia decisione rafforzerà l’azione del governo”, ha spiegato il ministro Maurizio Lupi a “Porta a porta”. “Renzi mi ha detto: “io non ti ho mai chiesto né chiederò le tue dimissioni perché non posso chiederle, dico che è una tua decisione”. Lo ripeto: né il segretario del Pd, né il presidente del Consiglio mi hanno chiesto le dimissioni”. “Devo ringraziare anche il mio partito – ha aggiunto il ministro -. Tutto il mio partito mi ha detto che non devo dimettermi perché non c’è ragione”. “Attaccate me ma lasciate stare mio figlio. Mio figlio è stato mandato dal politecnico di Milano a fare sei mesi di tesi e di stage a tremila dollari al mese e per sei mesi lavora presso uno studio di San Francisco”, ha detto ancora Maurizio Lupi a “Porta a porta”. “Ma perché dovrei chiedere a Incalza di fare pressioni su Perotti per raccomandare mio figlio se avrei potuto chiamarlo direttamente?”. “La cosa migliore è che io mi assuma tutte le mie responsabilità ma salvaguardi la mia famiglia”, ha detto ancora Lupi a “Porta a porta”. “Credo – ha aggiunto – che sia interesse di Matteo Renzi non indebolire la coalizione, non dare l’impressione e la ragione politica di indebolire questo governo che non è un monocolore del Pd. Con Matteo Renzi ci siamo dati appuntamento per domani quando rientrerà dal Consiglio Europeo per discutere con me ed Angelino Alfano per discutere come non fermare l’azione del governo”.