I Carabinieri del Comando provinciale di Lecce stanno eseguendo nel Nord Salento una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 persone, presunte affiliate alla organizzazione di tipo mafioso Sacra Corona Unita (Scu).
Le persone destinatarie del provvedimento appartengono secondo le indagini al clan De Tommasi-Notaro, operante nel nord della provincia, tra Squinzano, Trepuzzi e Torchiarolo, al confine con Brindisi. I provvedimenti sono stati disposti dal gip di Lecce Carlo Cazzella su richiesta dei pm della locale Direzione Distrettuale Antimafia, Guglielmo Cataldi e Giuseppe Capoccia. Si tratta del seguito delle operazioni chiamate ‘Vortice-Dejà Vù e ‘Parcò a carico dello stesso clan dell’11 novembre 2014 e dello scorso 19 gennaio. Vengono contestati i reati di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine, lesioni gravi e minaccia aggravata. Nel corso delle indagini è stata documentata l’operatività dell’organizzazione criminale, ancora oggi attiva e capeggiata da Marino Manca, in contrasto armato, per il controllo delle attività illegali, con una frangia dello stesso clan, capeggiata da Sergio Notaro, detenuto in carcere. Il contrasto tra i due gruppi che facevano parte dello stesso clan era caratterizzato in particolare – secondo quanto emerso dalle indagini – da una serie di azioni di fuoco messe in atto da parte del gruppo emergente capeggiato da Manca, con tentativi di omicidi e atti intimidatori. Lo stesso capoclan Marino Manca l’8 settembre 2012, riuscì a sfuggire all’agguato tesogli dagli altri sodali, mentre era in compagnia di Luca Greco, 43 anni, altro componente dell’organizzazione, che rimase gravemente ferito. Nel corso delle indagini sono state arrestate 4 persone in flagranza di reato.