Rimane valido a tutti gli effetti il matrimonio di una coppia eterosessuale anche nel caso in cui uno dei due coniugi cambi la sua identità sessuale. Lo ha stabilito la Cassazione in attesa che il Parlamento affronti questi casi.
Il verdetto però non determina “l’estensione del modello di unione matrimoniale alle unioni omoaffettive”. La vicenda è quella di una coppia emiliana, sposata con nozze concordatarie, nei confronti della quale su reclamo del Viminale era stata dichiarata la cessazione degli effetti civili del matrimonio in seguito alla “domanda di rettificazione e attribuzione di sesso femminile” avanzata dal marito al quale il “prenome” era stato modificato in Alessandra. La coppia si è battuta contro il “divorzio imposto”, andando anche alla Consulta, la Cassazione le ha dato la massima tutela.